Palermo al settimo cielo. Dopo trentadue lunghissimi anni la squadra rosanero torna a disputare una finale di Coppa Italia e lo fa nell’anno più importante: quello del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Ci pensano Migliaccio e Bovo a regalare un sogno alla Sicilia intera, anzi, come ha detto Delio Rossi al termine della gara “a tutto il Sud”: a nulla è valsa la rete di Ibrahimovic nel finale, buona solo per le statistiche. Allegri deve ammainare bandiere e sogni di “double” e accodarsi alla tradizione rossonera, che non ha mai visto nessun allenatore vincere scudetto e Coppa Italia nella stessa stagione.
Nessun dramma, però, in casa MIilan: la stagione appena conclusasi è stata esaltante sotto tutti i punti di vista, mister e squadra non saranno minimamente messi in discussione da questo scivolne inatteso.
Il patron rosanero è al settimo cielo: “Non ho assistito alla partita in tribuna. Sono andato in spiaggia a Mondello e poi al Santuario di Santa Rosalia. Sono felice: è stata una serta bellissima, indimenticabile per me, per la società e per la gente di Palermo. Vinceremo anche la finale.”
Anche Delio Rossi parla di “impresa titanica” ed elogia i suoi ragazzi. L’unica nota polemica della serata la troviamo nelle parole di Allegri, che lamenta, senza troppo peso, un possibile calcio di rigore su Ibrahimovic.
Il Palermo vola a Roma, dove incontrerà la vincente della semifinale di questa sera: Inter-Roma.
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