L’Udinese ottiene il punto che cercava e vola ai preliminari di Uefa Champions League, al termine di una gara emozionante, dove la tensione è stata palpabile per tutti i novanta minuti. Il risultato finale è globalemnte giusto, anche se sono proprio i friulani a poter recriminare qUalcosa in occasione dell’errore dal dischetto del bomber Di Natale nel finale di gara. Guidolin, dopo sei anni, riporta in Friuli la Champions grazie ad una squadra capace, per lunghi tratti del campionato, di esprimere il miglior calcio della nostra serie A. Il Milan chiude salutando Pirlo e dando vita al Friuli ad una prova di maturità: i rossoneri non hanno regalato nulla agli avversari. Complimenti ai ventidue in campo per le emozioni che ci hanno saputo regalare in questa stagione.



Udinese e Milan terminano la prima frazione sul punteggio di zero a zero. I primi quarantacinque minuti sono stati giocati a buon ritmo, grazie a due squadre che si sono affrontate a viso aperto, alla ricerca della vittoria, senza dare spazio a calcoli di classifica. A tal proposito è doveroso fare i complimeti al Milan per come ha affrontato la partita: chi si aspettava una squadra rossonera in vacanza si deve ricredere. Il Milan giunto ad Udine ha onorato appieno l’impegno, giocando con grinta e caparbietà. La prima frazione è stata globalmente povera di occasioni da gol, fatto salvo il palo esterno colpito da Di Natale alla mezz’ora con una gran punzione dai trenta metri. I rossoneri hanno contenuto bene le folate offensive di Sanchez e compagni e non hanno disdegnato ripartenze veloci, capaci di mettere in difficoltà la retroguiardia friulana. Un primo tempo davvero bello e piacevole.



Il tempo sembra non passare mai. Il patron Pozzo, in tribuna, è una maschera di tensione, così come il tecnico Guidolin in panchina. La squadra friulana continua a macinare il proprio gioco, caparbio e grintoso, fatto di fitte trame in orizzontale che trovano in Inler un metronomo d’eccezionale precisione. La gara scorre tra un Amelia ispiratissimo, capace anche di parare un rigore nel finale a Di Natale, e le voci non rassicuranti che giungono dal campo di Lecce, dove i vantaggi laziali mettono apprensione all’ambiente. Dopo due interminabili minuti di recupero, Tagliavento fischia la fine, che sancisce la qualifcazione dell’Udinese ai preliminari di Uefa Champions League. Complimeti a Guidolin e alla sua Udinese: davvero una piacevole rivelazione di questa stagione.



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Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi, Isla, Pinzi, Inler, Asamoah, Armero, Sanchez, Di Natale 

Belardi, Angella, Pasquale, Badu, Abdi, Denis, Corradi 

Guidolin 

 

Amelia (Roma), Abate, Thiago Silva, Yepes, Didac, Flamini, Van Bommel (Emanuelson), Seedorf, Boateng, Pato (Robinho), Cassano 

Abbiati, Nesta, Zambrotta, Emanuelson, Pirlo, Ambrosini, Robinho 

Allegri 

 

Tagliavento 

 

Benatia (U) – Flamini (M) – Boateng (M)

 

 

 

 

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Handanovic, voto 6

Benatia, voto 6

Zapata, voto 6

Domizzi, voto 6.5

Isla, voto 6.5

Pinzi, voto 6.5

Inler, voto 6.5

Asamoah, voto 6

Armero, voto 6

Sanchez, voto 6.5

Di Natale, voto 6 

 

 

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Amelia, voto 8 (Roma s.v.)

Abate, voto 6

Thiago Silva, voto 6

Yepes, voto 6.5

Didac, voto 6

Flamini, voto 6

Van Bommel, voto 5.5 (Emanuelson, voto 6)

Seedorf, voto 6

Boateng, voto 6

Pato, voto 6 (Robinho, voto 6)

Cassano, voto 5.5