Inter-Palermo è la partita che chiude la stagione calcistica 2010/2011. Le due squadre si sfideranno questa sera all’Olimpico di Roma nella finalissima della Coppa Italia, gara che assegnerà il secondo titolo nazionale (dopo lo scudetto). La squadra di Leonardo arriva a questo appuntamento dopo aver eliminato Genoa, Napoli e Roma: i nerazzurri hanno così centrato la sesta finale degli ultimi sette anni (3 vinte e 2 perse), che potrebbe consegnare all’Inter il sedicesimo trofeo della gestione Moratti. Il Palermo arriva a Roma dopo aver imposto l’eliminazione a Chievo Verona, Parma e Milan, e torna a disputare una finale nazionale dopo trentadue anni.
Inter e Palermo si giocano tutto in novanta minuti: la partita secca fa storia a sè e tutto può accadere. In campionato le squadre, nelle due partite disputate, hanno dato vita ad incontri spettacolari, all’insegna dell’adrenalina e delle emozioni purissime: in entrambe le occasioni si è imposta l’Inter, ma la gara di ritorno (3 a 2) è ritenuta all’unanimità una delle partite più belle della stagione calcistica appena conclusasi. Il clima a Roma è festoso: oltre 40 mila palermitani hanno invaso pacificamente la città sin dalle prime ore dell’alba, giungendo a Roma con ogni mezzo possibile e immaginabile. I supporters nerazzurri, circa 30 mila, coltivano sogni e speranze altrettanto importanti: vincere per portare a casa un piccolo Triplete di consolazione (dopo SuperCoppa Italiana e Mondiale per Club) proprio nell’anno dello scudetto del Milan. Facciamo adesso un salto sul campo.
L’Inter arriva all’appuntamento con Maicon squalificato, alla pari di Bovo e Bacinovic (Palermo) che andranno ad assommarsi agli indisponibili Paolucci e Cambiasso. Per il resto tutti abili e arruolabili, con l’unico dubbio sulla presenza in campo dell’interista Sneijder, non al meglio della forma. Probabile che quindi l’Inter si schiererà così (modulo 4-3-1-2): Julio Cesar in porta, Nagatomo, Lucio, Ranocchia e Chivu nella difesa a quattro, Stankovic, Zanetti e Thiago Motta sulla linea mediana del campo, con Kharja libero di agire alle spalle dalla coppia formata da Eto’o e Pazzini. Il capitano dell’Inter è stato chiaro: “vincere per aprire un ciclo anche con Leonardo”.
Il Palermo – o almeno il suo presidente Zamparini – una vittoria la coglie addirittura prima di scendere in campo. Zamparini infatti vedrà la partita in compagnia del principe saudita Al Hokair, che pare sia intenzionato – vista anche la grande affluenza di pubblico rosanero a Roma – a far partire una collaborazione con il Palermo. I contenuti di questa collaborazione al momento rimangono piuttosto oscuri, “si parla anzitutto di una scuola calcio, poi si vedrà” ha dichiarato Zamparini a SkySport24. Insomma il progetto Palermo per il prossimo anno pare volersi evolvere, tra rivendicazioni all’indirizzo della Lega calcio (“spero guardando quanti sono i tifosi qui a Roma che si rendano conto del bacino d’utenza del Palermo”) e incertezza sulla permanenza in rosa di alcuni pezzi pregiati. Ma stasera c’è da giocare, innanzitutto. Vincere vorrebbe anche dire giocarsi la supercoppa il prossimo anno, non è cosa da poco. Il Palermo per riuscirci, metterà in campo il classico modulo 4-3-2-1 con Sirigu in porta, Balzaretti, Carrozzieri (Goian sembra non farcela), Munoz e Cassani in difesa, Migliaccio, Acquah e Nocerino a centrocampo e la coppia fantasia Pastore-Ilicic alle spalle di Hernandez.
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