Il Chievo verona si appresta a festeggiare nel migliore dei modi (con una salvezza anticipata) il decennale dell’approdo in serie A. Era il 2001 quando la squadra del quartiere veronese approdò alla massima serie calcistica, mostrando a tutti il proprio valore. Da allora una sola retrocessione, nel 2007, quando il Chievo cadde in serie B dopo aver addirittura disputato i preliminari di Champions League contro il Levski Sofia.



Oggi, a +7 sulla terzultima a tre giornate dalla fine, la salvezza è solo una questione di matematica: dietro ai clivensi ci sono ben sette squadre (dal Parma a 41 al Brescia a 31) e i 9 punti ancora in palio sono davvero troppo pochi per riservare sorprese.

Non tutto è rose e fiori però in casa veronese. Il tecnico Pioli nella giornata di ieri, sentito dalla Gazzetta dello Sport, ha rilasciato dichiarazioni che hanno messo un pò in apprensione la società clivense: “Al Chievo si usa parlare con l’allenatore a salvezza acquisita e io mi adeguo. A verona mi trovo bene ma è giusto che a fine stagione allenatori e dirigenti facciano programmi, discutano e si confrontino”.



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Niente di grave, visto che è intenzione di Pioli mantenere la parola data alla società e non prendere nessun tipo di accordo con altre squadre, almeno fino al faccia a faccia chiarificatore. Ma è certo che la stagione del Chievo e del suo comandante non è passata inosservata: se l’accordo col Chievo non dovesse chiudersi, nuove offerte di lavoro per Stefano Pioli non dovrebbero tardare ad arrivare.

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