Gli effetti dell’inchiesta in corso sul calcioscommesse (nome in codice: “Ultima Scommessa”) potrebbero essere devastanti e costare carissimo ai protagonisti. Il gip Salvini ha spiegato che il movimento dell’organizzazione (definita “criminale”) “rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l’Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte. L’attività dell’associazione è infatti tuttora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le società, per gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive”.
Dopo la difesa di Colantuono rispetto alla posizione dell’Atalanta e del capitano Cristiano Doni, anche il Siena è sceso in campo per tutelare la propria posizione. A parlare è stato, in un’intervento ad Antennaradioesse, il direttore tecnico Giorgio Perinetti, che ha detto: “Anche per i fatti di Calciopoli ci fu un frequente accostamento del Siena, poi però è stato dimostrato che non eravamo colpevoli di nulla. Cerchiamo di rimanere calmi: siamo una società che fa le cose per bene, mi sembra difficile che possiamo essere coinvolti in una cosa del genere”. L’episodio, che coinvolgerebbe il Siena, è alla partita interna contro il Sassuolo, gara stravinta dai bianconeri per quattro a zero. Dice ancora Perinetti: “Abbiamo vinto quella partita per 4-0 contro una squadra rimaneggiata da infortuni e squalifiche. Se, come si evince dalle prime notizie, tesserati del Sassuolo sulla loro pelle hanno fatto qualcosa che non dovevano fare sono problemi loro e del Sassuolo”.
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Non vedo cosa c’entri il Siena. Se poi dovessero venire fuori cose diverse si può pensare a come affrontarle. Ma sono certo che si evincerà che da parte nostra tutto si è svolto sempre nella maniera più regolare possibile. Al momento mi sembra che si debbano preoccupare altri, non il Siena”.