Oggi tra le lacrime Beppe Signori ha raccontato ai cronisti la sua verità dicendo di essere estraneo a qualsiasi tipo di illecito e di non aver mai avuto rapporti duraturi nel tempo con alcuni degli indagati della procura di Cremona nell’inchiesta che ormai è stata battezzata con il nome “Calcioscommesse”. «Non ho mai ricevuto assegni o soldi in contanti, mai dato loro assegni o soldi in contanti. Questo lo posso dire con la massima tranquillità, non ho mai ricevuto nè dato. Sono andato – continua l’ex bomber della Nazionale – dai miei due commercialisti che mi hanno chiamato. Se questo può essere considerato un errore, ho commesso un errore andare a quell’incontro. Non esiste nessun secondo incontro e non capisco i motivi di questo accanimento, di questo massacro mediatico contro di me. Ci sono state 50 mila intercettazioni. Non ce n’è neanche una su di me. Mi sono trovato in situazione da un giorno all’altro. Ci si basa sul fatto di avermi fotografato mentre salgo in uno studio» ha concluso.