È stato secondo di José Mourinho all’Inter ed al Chelsea, lo hanno presto iniziato a chiamare lo Special Two; ha iniziato la sua scalata al grande calcio dal Porto vincendo un campionato, la coppa di Lega e l’Europa League in un solo anno, ora passa al Chelsea continuando a seguire le impronta del suo mentore. Si chiama André Villas Boas e giurano sia il nuovo Mourinho, lui non ama questo paragone nonostante i numerosi punti in comune. “Non aspettatevi qualcosa di speciale da un solo individuo, per me conta soprattutto il collettivo”. Sono le prime parole da tecnico del Chelsea, parole alle quali seguono quelle rilasciate su Chelsea Tv: “Ho fame di vittorie. Non c’è dubbio che la sfida, per me, sia continuare a vincere.Sono un individuo affamato di successo e voglio continuare così. – e poi ancora – Non bisogna aspettarsi qualcosa solo da un singolo individuo. Bisogna pensare di creare un gruppo dinamico in cui tutti lavorano insieme, compresi i tifosi. La gente deve essere coinvolta dalle motivazioni che ci circondano, dobbiamo creare un nuovo modo di comunicare, una nuova leadership. La cosa più importante è questa, non il mio arrivo. La cosa importante è assicurare la continuità nei successi di questo club. Per questo dobbiamo riflettere su quello che abbiamo ottenuto negli ultimi sei anni, e su quello che possiamo ottenere nei prossimi sei. Non c’è dubbio che per me la sfida sarà di continuare a vincere. Sono una persona che vuole vincere, e cercherò di continuare a farlo”. Grandi motivazioni per il tecnico lusitano che l’anno prossimo si affaccerà per la prima volta sul palcoscenico della Champions dopo aver l’anno scorso dominato l’Europa League. Abramovich lo ha scelto sperando che possa superare il suo mentore Mourinho che con i Blues non è mai riuscito a vincere la coppa dalle grande orecchie, una coppa che sta diventando vera e propria ossessione del magnate russo. Villas Boas però non si attacca all’immagine di Mourinho, anzi se ne allontana e giura di ispirarsi maggiormente a Pep Guardiola del quale ammira la filosofia di calcio e la grande pacatezza col quale gestisce il rapporto con i media, insomma un vero e proprio alter ego dello Special One venuto da Set§bal.
Al Chelsea Villas Boas trova un ambiente che già conosce, avendoci vissuto dal 2004 al 2007. Nello spogliatoio dei Blues lo conoscono già Cech, Terry, Essien, Lampard e Drogba. Per il nuovo tecnico Abramovich ha stanziato un budget di 50 milioni di euro che saranno utilizzati per arrivare ai tre pupilli di Villas Boas: Fernando, Hulk e Falcao. L’era Villas Boas è ormai iniziata, al campo l’ardua sentenza di dare una risposta al quesito che tutti si pongono: l’allievo supererà il maestro?