Cesare Prandelli incorona Rossi leader e mette in campo un’Italia tutta qualità per la sfida di questa sera contro la Spagna, una partita che ha avuto due significati opposti per le due formazioni. Italia e Spagna si sono infatti incontrate l’ultima volta all’Europeo 2008 e quella partita significò di fatto la fine dei campioni del mondo del 2006 ovvero noi e l’inizio dei campioni del 2010, ovvero la Spagna. Cesare Prandelli elogia il suo centrocampo definendolo “di grande qualità” e, come detto lancia Rossi come icona di questa Nazionale che sta cercando di ritrovare un’identità dopo la fallimentare campagna sudafricana della scorsa estate. Prandelli si trova al confronto con la squadra più forte in questo momento, la formazione che ha esportato tra le nazionali il modello Barcellona, non solo perché i blaugrana riforniscono ampiamente le Furie Rosse ma perché hanno lo stello spirito e lo stesso stile di gioco. Prandelli cercherà di colpire gli spagnoli schierando due punte rapire e fantasiosi: Cassano e Giuseppe Rossi «Lo faccio per non dare punti di riferimento alla Spagna, Cassano ha un’ora di autonomia ad alto livello. Per il resto, ho a disposizione centrocampisti di qualità e punto su quello, anche se è il punto forte della Spagna», ha spiegato Prandelli che schiererà una mediana fatta tutta di “piedi dolci” con Pirlo, Montolivo, Thiago Motta e De Rossi.
L’Italia di Prandelli che giocherà questa sera l’amichevole di lusso contro la Spagna è una formazione che punterà sulla tecnica e sull’imprevedibilità per non sfigurare contro i Campioni del Mondo. Prandelli ritrova Buffon in porta, promuove la coppia Chiellini-Ranocchia con Criscito a sinistra, come nelle ultime uscite e preferendo Maggio a Cassani sulla corsia opposta. Il centrocampo sarà ipertecnico con Pirlo regista, Thiago Motta e De Rossi mezz’ali e Montolivo come vertice avanzato del rombo per un 4-4-2 che vedrà in Rossi e Cassano i due terminali offensive. L’intento è chiaro, disorientare la difesa spagnola con movimenti e inserimenti continui. Molto ci si aspetta da Fantantonio che gioche nella “sua” Bari e che ieri è stato elogiato pubblicamente da Iker Casillas, suo ex compagno nel Real Madrid che ha detto: «Cassano è un pò fuori di testa ma è un fenomeno, ho simpatia per lui, lo apprezzo molto». Parola a cui fanno eco quelle di Cesare Prandelli che, conoscendo Fantanonio, ha cercato di smontare i toni: “Nel dire fenomeno i giocatori sono generosi. Per me i fenomeni sono quelli che giocano per dieci anni a livelli straordinari. Cassano è un ottimo giocatore, che in certi momenti, come gli spagnoli sanno, fa cose veramente straordinarie”. In panchina ci sarà un altro “potenziale fenomeno”, Mario Balotelli, in cerca del suo primo gol in azzurro. Il ct è fiducioso: “L’ho visto davvero bene, è sereno e motivato. Si è allenato bene”.
Non c’è Messi, per ovvi motivi, ma la Spagna formato Barcellona è la più forte tra le nazionali in questo momento. Vicente del Bosque schiera un 4-3-3 molto simile a quello blaugrana con Casillas tra i pali, Pique e Abidal al centro della difesa con Iraloa e Arbeloa sugli esterni. Da qui in avanti il blocca dei ragazzi di Guardiola con Xabi, Busquets, Iniesta, Pedro, Villa e il solo Cazorla in attacco a sinistra, fresco acquisto del milionario Malaga. In panchina un po’ di Bari, visto che siede Thiago Alcantare, prodotto manco a dirlo della cantera del Barcellona che proprio qui è nato, visto che suo padre, Mazinho era un giocatore dei pugliesi. Se entrasse in campo nella ripresa sarebbe il 23esimo non spagnolo ad indossare la maglia rossa. Lui avrebbe potuto giocare per gli azzurri “Ma non ci ho mai pensato, sono spagnolo”, spiegava ieri. Papà Mazinho in ogni caso stasera non ci sarà, è a Barcellona a seguire Rafinha, altro figlio, altro talento. Fa impressione vedere nella probabile panchina delle Furie Rosse elementi come il Ninho Torres, uno pagato 50 milioni di euro lo scorso gennaio dal Chelsea, o David Silva, motorino inesauribile del Manchester City o ancora il valenciano Mata, oggetto del desiderio di vari top club in Europa.
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