A poche ore dalla chiusura della parentesi estiva del calciomercato, non sono pochi i club italiani ancora alla ricerca di alcuni tasselli necessari a completare le proprie rose, in vista dell’imminente avvio della stagione 2011/2012. E molte grandi società guardano con interesse alla Spagna, terra che sembra essere ricca di talenti con le valigie in mano: la lista dei possibili partenti in casa – soprattutto – del Real Madrid non può lasciare indifferenti i nostri osservatori, che guardano in terra iberica con grandi speranze. In esclusiva a ilSussidiario.net è intervenuto Andrea De Benedetti, giornalista italiano del Guerin Sportivo e GQ, che ha analizzato con noi la prima giornata della Liga spagnola e le principali trattative di mercato sull’asse Italia-Spagna.



Il Real ha vinto 6 a 0 nel’esordio di ieri a Saragozza. L’armata Mourinho l’ha impressionata?

Le merengues hanno giocato veramente bene, ma è troppo presto per parlare di una squadra “impressionante”. Il Real Saragozza è una squadra “instabile” dal punto di vista societario e tecnico, che ogni anno vende i propri migliori giocatori e cambia almeno metà squadra. Insomma, non si è trattato di un test probante per i blancos.



Il gap con il Barcellona è stato colmato?

Sicuramente il Real si è rinforzato. Ma credo che, più che nell’organico, la squadra di Mourinho si sia rinvigorita nell’animo, acquisendo convinzione e determinazione. La Liga, come è stato negli ultimi anni, verrà decisa in occasione degli scontri diretti.

Non ci saranno outsider in grado di contrastare questa corsa a due?

Il gap tra le due big e tutte le altre squadre in Spagna è qualcosa di impressionante. Cito un dato per chiarificare: l’anno scorso le cinque squadre classificatesi dal terzo al settimo posto, nei venti scontri diretti con Real e Barcellona – 5 all’andata e 5 al ritorno con il Real e altrettanti con il Barca – hanno totalizzato la bellezza di un punto. Quest’anno difficilmente cambierà qualcosa…



Le squadre italiane guardano in Spagna, soprattutto al Real, in chiave mercato. Si vocifera di un Milan interessato a Khedira…

Sicuramente è un buon giocatore, un centrocampista giovane e molto forte fisicamente. E’ un ragazzo, classe 1987, che non ha convinto appieno Mourinho nel corso della passata stagione. L’acquisto di Sahin, di fatto, ne costituisce l’alternativa tattica. E ho l’impressione che lo Special One, al momento, gli preferisca nettamente la coppia formata da Xabi Alonso e Coentrao, in attesa che Sahin sia pronto per l’esordio.

Quindi Khedira è uno dei possibili partenti?

Mourinho apprezza molto la disciplina tattica del giocatore, ma il problema è che sembra mancargli quel “fuoco interiore” che è diventata la caratteristica principale dei calciatori del Real di quest’anno. Il Real ha sicuramente la necessità di sfoltire la rosa, ma non ha intenzione di trattare con formule diverse da quella della cessione a titolo definitivo. E la mancanza di soldi delle società italiane, di fatto, limita moltissimo lechances dei nostri club di portarsi a casa i giocatori che militano in Spagna.

Difficile dunque concretizzare per il tedesco. Il Milan punterà a Kakà?

Tra i vari giocatori che il Real ha intenzione di vendere, Kakà è l’unico top player. Ma sia chiaro: il brasiliano deve dimostrare di essere ancora quello che impressionava tutti solamente due anni fa e non quello delle due stagioni a Madrid.

Crede nell’ipotesi di un clamoroso ritorno a Milano del brasiliano?

Anche per Kakà vale lo stesso discorso fatto per Khedira: Florentino Perez non ha intenzione di prestare ne tantomeno di svendere sottoprezzo un giocatore costato 70 milioni di euro solo due estati fa. Non escludo che Kakà possa partire a gennaio, mentre adesso mi sento di ritenere impossibile che possa farlo: a tre giorni dalla chiusura del mercato non c’è abbastanza tempo per mettere in piedi una trattativa del genere.

I tifosi possono sperare fino a gennaio allora…

Sì. Credo che Mourinho concederà a Kakà il girone di andata come banco di prova: in base all’esito si saprà il futuro del brasiliano.

Al Real guarda anche la Roma, interessata ai centrocampisti Gago e Diarra. Ipotesi realistica?

I due giocatori sono buoni calciatori, non top player. L’interesse dei club italiani può essere anche veritiero, ma tutti questi vari prestiti con diritto e obbligo di riscatto sono modalità contorte di lavorare sul mercato che i club italiani hanno dovuto inventarsi per sopperire al vero problema: il nostro calcio non ha più soldi.

Quindi non vedremo Gago e Diarra in Italia?

Direi che la richiesta economica del Real Madrid mette fuori gioco la Roma. Solo Inter e Milan, se volessero, potrebbero fare un pensierino a questo tipo di giocatori.