E ci siamo. La stagione dei grandi tornei del tennis mondiale termina con gli US Open in programma dal 29 agosto al 11 settembre. Un torneo che mai come quest’anno parte con tanta incertezza su chi saranno i due vincitori, maschile e femminile. Tra gli uomini Djokovic deve confermare quello che ha fatto vedere di buono in questo 2011. Tra le donne Serena Williams parte come favorita, ma sono tante le tenniste in grado di impensierirla. Speriamo che tra queste ci siano le nostre azzurre, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Flavia Pennetta in primis. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Corrado Barazzutti che proprio nel 1977 ottenne un prestigioso risultato agli US Open, sconfitto solo da Jimmy Connors in semifinale. Barazzutti attualmente è allenatore delle nazionali maschile e femminile di tennis. Eccolo quindi in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.



Barazzutti ecco gli US Open. Qui proprio nel 1977 ottenne un grande risultato, arrivando in semifinale con Jimmy Connors…

Si è un bel ricordo, per un torneo che interpretai nel migliore dei modi, arrivando fino in semifinale, all’inizio della mia carriera. 

Ci fu anche un fatto passato poi agli onori della cronaca…



Certo quello in cui Jimmy Connors, su una palla dubbia giudicatagli fuori, cancellò il segno della stessa palla in modo tale da rendere impossibile la verifica del giudice.

In pratica Connors non si comportò molto in modo pulito…

E’così.

 

Connors le hai mai chiesto scusa poi?

No (ride), non l’hai mai fatto.

 

Passiamo a questa edizione 2011, chi vede tra i protagonisti del torneo maschile?

Sono i giocatori che attualmente dominano il tennis mondiale. Djokovic, Murray, Nadal, Federer. E aggiungerei Del Potro. Lui può essere veramente la sorpresa di questi US Open 2011.



 

Per Djokovic questa è una prova di maturità?

Di certo deve dimostrare che quello che ha fatto in questo 2011 non è stato casuale.

 

Per confermare quindi che è iniziata l’era Djokovic…

Anche per questo…

 

Sorprese ce ne potrebbero essere?

No con questi giocatori è difficile che ci siano outsiders che possano rivaleggiare.

 

Un favorito su tutti?

Sono questi. Ognuno ha le sue carte da giocare. Sono tutti in grado di tirare fuori il tennis migliore. Con Del Potro ripeto che può dire certamente la sua.

 

Si può già fare un paragone Djiokovic–McEnroe?

Direi di si. Anche se certo Djokovic ha un modo diverso di giocare,ma può già competere con McEnroe e può cercare in futuro di ripetere la carriera del tennista statunitense.

 

I tennisti italiani cosa possono fare?

Credo in un buon torneo di Fognini e Starace. Sono in grado di fare dei buoni US Open.

 

Passiamo alle donne i bookmakers danno favorita Serena Williams…

Se è in forma è lei la numero uno.

 

Le altre, come la vede la Kvitova, la Sharapova, la Wozniacki?

Tutte in grado di fare bene e vincere questo torneo. Ma il lotto delle favorite è ampio. Anche se queste sicuramente hanno qualcosa in più delle altre.

 

In particolare la Wozniacki non riesce mai ad esprimersi al massimo nei grandi tornei. E’ un problema psicologico?

Non lo so, non la conosco bene. Ha cambiato allenatore. Prima era suo padre. E’ giovane, Ha tutte le potenzialità per superare questo problema.

 

Le nostre tenniste cosa possono fare, magari anche vincere?

Vincere non so, ma entrare nelle prime otto sicuramente. Pennetta, Vinci  e Schiavone ci hanno abituato a qualsiasi impresa. Sono veramente forti. E poi anche Brianti e Errani sono molto competitive. Il livello del tennis femminile è molto buono.

 

Passiamo a un discorso tecnico, cosa vuol dire giocare sul cemento, cambia qualcosa?

No i colpi dei giocatori sono più o meno sempre gli stessi. Semmai bisogna magari essere solo un po’ più aggressivi.

Il fattore ambientale, come sono gli US Open?

Un grande torneo, con una particolarità, magari rispetto a Wimbledon. E’ un torneo dove serve particolare concentrazione. Lo definirei un torneo più rumoroso. La presenza dell’aeroporto nelle vicinanze, tanti luoghi di svago per gli spettatori. Si ci vuole molta concentrazione da parte dei giocatori.

 

Ci aspettiamo allora qualche impresa di qualche giocatrice italiana?

E’quello che spero.Ormai siamo abituati bene…

 

(Franco Vittadini)