“Brutta partita con qualche errore arbitrale di troppo (leggi anche l’intervista esclusiva ad Agnolin ndr). Ma il vero problema è Gasperini: con la difesa a tre non si vince”. Impietosa quanto argomentata è l’analisi di Maurizio Pistocchi, giornalista Mediaset e noto moviolista, che ha commentato in esclusiva per ilSussidiario.net la Supercoppa Italiana appena disputatasi a Pechino e che ha visto il Milan battere in rimonta l’Inter per due reti a una.



Pistocchi, un giudizio su questo derby in terra orientale?

È stata una partita tipica da campionato italiano: non ha fatto certo una grande pubblicità, diciamolo. Dal punto di vista calcistico non abbiamo visto praticamente niente di interessante. Primo tempo abbastanza mediocre: lo schieramento iniziale dell’Inter con 5 centrocampisti testimoniava innanzitutto l’esigenza di difendersi, in totale contraddizione con quanto sbandierato da Gasperini in questo precampionato. Il Milan invece non produceva alcun movimento senza palla e risultava lento ed imballato. Perfino il gol di Sneijder è arrivato per un grave errore di Abbiati: un portiere di livello come quello rossonero non può prendere un gol del genere



Cosa ha cambiato la partita nel secondo tempo?

Nella ripresa è cambiato l’atteggiamento del Milan che ha cercato maggiormente gli inserimenti dei centrocampisti: il gol di Ibrahimovic è arrivato grazie all’incursione di Seedorf.

Proprio sui gol i giocatori dell’Inter protestavano per una spinta di Robinho su Stankovic…

A mio modo di vedere si è trattato di un contrasto di gioco: non credo che si potesse interrompere il gioco in quella situazione. E comunque Chivu si è fatto attaccare alle spalle da Seedorf.

Le scelte tattiche di Gasperini nella ripresa sono apparse quanto meno discutibili.



Dopo l’1-1 il Milan è stato assoluto padrone del gioco complice anche una stranissima sostituzione di Obi che fino a quel momento era stato il migliore in campo. Ma tutto sommato è l’impianto di gioco preparato da Gasperini che non convince: è un’Inter provinciale, che si preoccupa di controllare il pallone ma non è mai pericolosa.

Vittoria meritata per il Milan quindi?

I rossoneri hanno raddoppiato grazie all’ingresso di Pato che ha subito attaccato con decisione. Alla fine questa Supercoppa l’ha vinta meritatamente il Milan perché che ha giocato meglio e creato più palle gol. Anche se sul finale c’è stato un gol regolare annullato ad Eto’o: sul passaggio in profondità di Samuel, il camerunense è in fuorigioco ma il guardalinee deve aspettare e vedere a chi va la palla, infatti la palla va a Nesta che la respinge su Abate e finisce ad Eto’o che a quel punto è in posizione regolare. L’errore è del guardalinee che alza subito la bandierina.

Il Milan quindi è pronto per la Champions, come da proclami estivi?

I proclami servono solo per fare abbonamenti. I rossoneri devono assolutamente rinforzarsi prendendo qualcuno a metà campo perché Seedorf ha l’età che ha… anche se quando si accende lui, si accende tutta la squadra. Il centrocampo Van Bommel-Gattuso-Seedorf è anziano e povero in fase di costruzione di gioco, non mi convince. La squadra di Allegri è ancora molto lontana dal competere con Barcellona, Manchester United, Real Madrid, eccetera…

Cosa deve cambiare invece l’Inter?

I dubbi che ho avuto sin da subito su Gasperini come allenatore da grande squadra sono stati confermati: convince pochissimo l’impostazione che è stata data la difesa a 3 è un modo di giocare tipicamente italiano perché spesso diventa una difesa a 5 e quindi un calcio molto difensivista. Basti pensare che l’Inter oggi aveva una punta e un trequartista in campo più altre tre punte in panchina…

Ma Gasperini non ha proprio speranze, secondo lei?

Una grande squadra deve puntare su un allenatore che dia un grande calcio. Ricordo a chi non lo sa che negli ultimi vent’anni nessuna squadra con la difesa a tre ha mai vinto la Champions League.