Al cellulare, Bruno Pizzul, grande telecronista, ha la voce stentorea di quando regalava momenti epici di partite della nazionale o di club. Capisce sempre di calcio, anche perchè lo ha praticato a grandi livelli da giovane. E’ stato un buono stopper, così si chiamava all’epoca il centrale che stava davanti al libero. Le partite sono appena finite da un quarto d’ora e Pizzul si è fatto un’idea precisa sia su quella del sabato sera, Cesena-Napoli, sia sulle due di oggi, quelle di maggior cartello: Juventus-Parma, nello stadio nuovo di Torino, e Roma-Cagliari, la sorpresa della giornata, con il 2 a 1 per il Cagliari.



Possono essere indicativi questi risultati?

Troppo presto per dirlo. Oggi poi si giocava a ritmi lenti per il grande caldo. Non c’è dubbio che le vittorie di Juventus e Napoli fanno morale, creano autostima. Cominciare bene, fa indubbiamente sempre bene. Per quanto riguarda la Roma è stata indubbiamente penalizzata dal risultato negativo. E lì, in quella città e in quell’ambiente, c’è un clima già abbastanza surriscaldato dopo l’eliminazione della’Europa League. Questo può rappresentare il rischio più grande.



Come ha visto la Juve?

Mi è sembrata una squadra tonica, l’ho vista molto bene e soprattutto molto motivata. Mi è parso piuttosto remissivo il Parma. Se i ritmi sono lenti, uomini come Pirlo e come Del Piero fanno quello che vogliono con la palla e diventano una differenza decisiva. Che dire ? Miglior esordio di questo non ci poteva essere nel nuovo stadio molto britsh.

Ha visto bene anche il Napoli a Cesena, sabato sera?

Ho visto una squadra rinforzata. Se dovessi decifrarla, per la partita giocata sabato sera, direi che centrocampo e attacco sono stati ottimi. Si sono invece notate delle sbavature in difesa. Ma non c’è dubbio che la campagna acquisti si è rivelata positiva. L’inserimento di Inler ha rafforzatom il centrocampo. Anche Dzemaili non mi è affatto dispiaciuto. A Cesena ha esordito una squadra buona, forte. Ma rinforzata è l’aggettivo che mi pare più calzante.



Restano le dolenti note della Roma al debutto in campionato…

Beh, mi sono riferito soprattutto all’ambiente. Quanto all’impianto di squadra si vede che la Roma è al momento un progetto che Luis Enrique sta costruendo. E in casi come questi, quando si sono cambiati così tanti giocatori, è inevitabile che si debba avere innanzitutto la pazienza necessaria. Non mi pare che esista invece un “caso Totti”. Oggi ha giocato bene, forse è stato il migliore in campo. Credo che non esistano proprio problemi con il nuovo allenatore. Ripeto, la Roma è un progetto nuovo, una quadra-cantiere. Poi c’è questo destino del figlio di Bruno Conti. Evidentemente è lui che deve dare i maggiori dispiaceri alla Roma. Lo fa da diverso tempo. E’ quasi una questione familiare.

(Gianluigi Da Rold)