La Fiorentina esordisce nel campionato 2011/2012 nel migliore dei modi: battendo per due reti a zero il Bologna, storica rivale dei viola. Il dominio della squadra di Sinisa Mihajlovic è molto più netto di quanto dica il punteggio: le nove palle gol capitate alla squadra di casa – contro le due per gli ospiti – sono un dato che spiegano in maniera chiara quale sia stato l’andamento della gara. Il primo gol della stagione viola lo ha messo a segno Gilardino, uomo simbolo della Fiorentina, capace di lasciarsi alle spalle i “malumori” per il rinnovo del contratto che non arriva e di sfogare sul campo – con una prestazione suntuosa – tutta la propria rabbia. Il raddoppio, del giovane Cerci, ad inizio ripresa fa calare definitivamente il sipario su una gara non particolarmente emozionante, soprattutto per i demeriti della squadra ospite, arrivata all’Artemio Franchi con una condizione fisica ancora precaria e uno spirito decisamente poco combattivo. Il tecnico Mihajlovic – visibilmente soddisfatto – dice così a fine gara: “dovevamo vincere 4 a 0, Gila poteva infierire, ma i tifosi apprezzano quando abbiamo il sangue negli occhi”. Insomma, un tecnico grintoso che ha apprezzato molto la rabbia agonistica messa in campo dalla propria squadra. Anche i due protagonisti sono al settimo cielo: Gilardino – “così riconquisteremo i nostri tifosi. Ieri ho chiarito con Andrea Della Valle, ora speriamo di poter discutere il mio rinnovo” – e Cerci – “Posso migliorare ancora, prima ero un pò pigro” – sono lo specchio della felicità che si respira in riva all’Arno per questo avvio di stagione calcistica. Di tutt’altra sostanza i commenti del tecnico bolognese, Bisoli, che non può essere soddisfatto di quanto fatto vedere dai suoi ragazzi sul terreno di gioco: “abbiamo preso i gol sulla nostra destra, ma non cominciamo a sindacare le scelte del mister” – tuona il tecnico – “Non ho nessun rimprovero da fare alla squadra, dico solo che magari serve più cattiveria”. A Bisoli fa eco il vicepresidente dei felsinei, Setti, che in maniera molto netta – a fine gara – si è avvicinato ai microfoni per dire che “dopo una sconfitta così i giocatori erano mortificati”.