A poche ore dal via della gara del Camp Nou tra Barcellona e Milan, in casa rossonera tengono banco le preoccupazioni per l’assenza di Ibra e i possibili stratagemmi da mettere in atto per fermare l’armata blaugrana. Puyol, Xavi, Fabregas, Messi, Iniesta – e tutti gli altri – saranno coloro che daranno questa sera il primo giudizio sul Milan di Allegri, fermato all’esordio in campionato dalla Lazio a Milano. Ma il Barcellona è davvero imbattibile? E come si ferma la squadra di Guardiola? Il Sussidiario.net lo ha chiesto in esclusiva a Giorgio Ciaschini, storico vice e tattico di Carlo Ancelotti, che ha parlato della gara di questa sera, una delle sfide più rappresentative della storia del calcio.



Barcellona-Milan: è la finale anticipata? No, nel calcio non si può mai dire. Sicuramente sono due grandissime squadre, che possono arrivare in finale, ma che avranno una concorrenza spietata

Chi vede come concorrenti attendibili? Il Real Madrid e tutte le squadre inglesi. E attenzione a sorprese che potrebbero arrivare dalla Germania



Le italiane?Spero il Milan. Per il resto sono poco convinto

Milan che va al Camp Nou senza Ibra: quanto peserà l’assenza dello svedese? Peserà parecchio in avanti, ma è anche vero che con un attacco più rapido – e che garantisce una maggiore copertura a centrocampo – Allegri potrà mettere in campo un Milan decisamente più equilibrato.

La chiave tattica del gioco del Barcellona qual è? La forza del Barcellona è la capacità di dialogo rapido a centrocampo, con l’inserimento improvviso di giocatori nella zona centrale della difesa avversaria.

Come si ferma il Barca? Controllarli individualmente è praticamente impossibile, così come pensare di interrompere il loro fraseggio insistito. L’unico modo per fermarli è avere spazi molto ristretti a centrocampo – dove si vincerà la partita – e questo si può fare solo avendo la supriorità numerica in quella zona del campo.



Un’altro punto di forza del Barca?

Messi come si ferma? Non si ferma: al massimo lo si può limitare. E lo si fa cercando di ridurre il rifornimento di palloni che gli arrivano, raddoppiandolo sempre e non dandogli il tempo di ragionare.

Il “modello Barca” è esportabile in Italia? La tattica del Barcellona è esportabile in qualsiasi parte del mondo, ma l’errore è credere che il modo di giocare del Barcellona possa essere calato pronti-via nel campionato italiano.

Cioè? Il Barcellona non è un “modello” improvvisato: è dai tempi di Crujff che la squadra blaugrana gioca in questo modo. Il modulo è quello, il settore giovanile gioca tutto allo stesso modo: è il mister che va dietro al Barcellona e non viceversa.

Guardiola ha dei meriti specifici? Pep ha sicuramente portato delle novità nel club – pressing e aggressività in primis – ma come lui stesso ha sempre detto “il mio merito è quello di aver allenato e poter allenare il Barcellona, non quello di averlo fatto”.

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