Nel giro di cinque giorni la Nazionale di Cesare Prandelli affronterà le Isole Far Oer (questa sera alle 20.45) in trasferta e la Slovenia (martedì a Firenze) in due gare valide per le qualificazioni dei Campionati Europei 2012. L’Italia è in testa al proprio girone con 16 punti – ottenuti in 6 partite – davanti proprio alla Slovenia e, nel caso di un doppio successo, la Nazionale sarebbe matematicamente promossa alla fase finale dell’Europeo. Per fare il punto della situazione in casa Italia – alla vigilia di queste due sfide decisive – è intervenuto in esclusiva a ilsussidiario.net Sandro Mazzola, bandiera dell’Inter (417 partite e 116 gol) e dell’Italia (70 presenze e 22 gol).



Mazzola, l’Italia è attesa da una doppia sfida ravvicinata e decisiva. Teme i nostri avversari?

Sulla carta siamo superiori, ma dovremo stare attenti soprattutto alla Slovenia, che è una buona squadra, in grado di metterci anche in difficoltà. Ha dei buoni giocatori: dovremo affrontarla con lo spirito giusto e tanta concentrazione, per non incappare in sorprese spiacevoli.



Le piace la Nazionale di Prandelli?

Mi piace Prandelli, che è un tecnico serio e preparato. Sta lavorando bene e sta forgiando una squadra con le carte in regola per disputare un ottimo Europeo.

Si parla molto di un’Italia “alla spagnola”. Con che modulo dovrebbe giocare l’Italia?

Non mi sbilancio nel dare consigli: Prandelli è un allenatore intelligente e sono certo che sa molto meglio di me qual è il modo migliore per fare giocare la Nazionale.

E’ stato sorpreso dall’elenco dei convocati?

No, mi aspettavo esattamente questi giocatori.

Nella Nazionale esiste una “questione” Cassano?



Non c’è nessun caso. Cassano è un grande giocatore, che va valorizzato fino in fondo. Ha delle doti tecniche incredibili: insomma, è veramente un talento naturale.

Capitolo Balotelli: Prandelli aveva detto che i calciatori che non giocano nel club non sarebbero stati convocati in azzurro. Però Super Mario c’è…

Innanzitutto voglio sottolineare che Balotelli ha delle doti tecniche straordinarie. Sul fatto poi che Prandelli l’abbia convocato – nonostante non giochi nel Manchester City – dico che il tutto si risolverà in maniera semplicissima: Prandelli non lo metterà in campo.

 

Cosa pensa di quei giocatori – Balotelli, Criscito, Sirigu e Giueseppe Rossi – che giocano nei campionati stranieri?

Semplicemente che la loro esperienza in questi tornei può risultare molto utile alla causa azzurra.

 

Il dopo Bufon la spaventa?

Direi di no. Seguo con interesse Viviano (non convocato anche perché è infortunato), un giovane molto valido. In Italia abbiamo tanti ottimi portieri in grado di prendere l’eredità di Buffon. 

 

E sugli oriundi qual è il suo parere? La convocazione di Thiago Motta è giusta?

Perché no, se non hanno giocato nelle loro nazionali, non c’è niente di male. A miei tempi c’era Sormani, che viveva la stessa condizione.

 

Il calcio italiano oggi manca di grandi personaggi al di fuori del rettangolo di gioco. Ai vostri tempi, c’erano lei, Rivera, Riva…

Sono cambiate le cose. Forse adesso la personalità dei giocatori viene meno fuori. E’ cambiata l’epoca in cui viviamo…

 

Tornando all’Italia: siamo al livello della Spagna?

No, siamo ancora inferiori alla Spagna. Direi che però siamo superiori a Francia e Inghilterra…

 

Ci attende un Europeo da protagonisti?

Possiamo anche cogliere un grande risultato: vincerli non è certo impossibile.

 

Parliamo anche del suo cuore nerazzurro: come vede l’Inter senza Eto’o?

Non sarà facile per l’Inter riuscire a sopperire alla partenza del camerunense.

 

Ecco una domanda per la sua anima granata: perchè il Torino fa sempre così fatica?

Il Toro è un grande club che non riesce mai a tornare ai livelli che gli competono.

 

Forse vive del ricordo del “Grande Torino”, quella mitica squadra di cui faceva parte anche suo padre…

Sono stato alla ricorrenza della tragedia di Superga, che si celebra, ogni anno a maggio. Tanti tifosi, tanto sentimento, una cosa veramente commovente. Lì si capisce la grandezza di questo club, di questa squadra che ha fatto la storia del calcio italiano. Si comprende in fondo quale sia l’attaccamento dei tifosi a questo club. Una cosa straordinaria.

 

 

 

(Franco Vittadini)