Una quarta giornata ricca di spunti quella che partirà stasera con l’anticipo Novara – Inter e si chiuderà giovedì sera con la sfida dell’Olimpico tra Roma e Siena. Il primo turno infrasettimanale della Serie A 2011/12 offre l’occasione del riscatto alle milanesi e le romane, sinora protagoniste di un balbettante avvio di stagione. Giornata interessante anche per testare le ambizioni delle capoliste Napoli e Juventus, impegnate in due gare facili solo sulla carta e in cerca della terza vittoria in altrettante gare. Per discutere riguardo a tutte le sfide di questa entusiasmante tre giorni calcistica è intervenuto, in esclusiva per ilSussidiario.net, Filippo Corsini, vicecaporedattore della Redazione Sportiva del Giornale Radio e presentatore della celebre trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto.



Ci si avvicina alla quarta giornata: stasera apre l’Inter, può essere la volta buona per la prima vittoria nerazzurra di Gasperini?

Non lo so, la sensazione è che la strada sia in salita. Gasperini sostiene di avere la fiducia di Moratti però mi sembra che sia un matrimonio partito in maniera balbettante. Del resto Gasperini è stato l’ultima scelta dell’Inter, il sogno del presidente Moratti sarebbe stato Guardiola che però era ovviamente impegnato, ed è dunque arrivato Gasperini che rappresentava il meno peggio sulla piazza, almeno nell’ottica del presidente nerazzuro. Per quanto riguarda la partita bisognerà vedere anche l’incognita sintetico e capire quanto la squadra vorrà confermare Gasperini perché alla fine sono sempre i calciatori a decidere il futuro di un tecnico.



In caso di sconfitta Gasperini rischierebbe la panchina?

Secondo me con Moratti tutto è possibile. Qualora dovesse perdere anche stasera ci si può aspettare di tutto, anche un ritorno di Leonardo.

Anche l’altra milanese non se la passa di certo meglio. Al San Siro arriva la temibile Udinese, il Milan nonostante le assenze può invertire il trend?

È una sfida molto difficile. L’Udinese è una squadra molto collaudata, ha perso Sanchez senza molti rimpianti anche considerando l’infortunio rimediato dal cileno. Il Milan dovrà certamente recuperare i giocatori per far vedere il gioco di Allegri. In ogni caso secondo me dovrebbe farcela, vedo un 1 fisso per la gara di domani sera. L’unica incognita potrebbe essere il pensiero rivolto alla Champions, è anche vero però che si tratta di un turno infrasettimanale e la sorpresa è sempre dietro l’angolo in questo tipo di partite.



Da dove derivano le difficoltà delle milanesi?

L’Inter credo sia alla fine di un ciclo. C’è un certo appagamento anche da parte del presidente Moratti, con Mourinho si sono sentiti invincibili per il periodo in cui è stato all’Inter ed ora è difficile andare avanti. Il Milan invece è stata la meno peggio delle grandi ed ha portato a casa uno scudetto, quindi i rossoneri il loro dovere l’hanno fatto. Adesso credo che si punterà tutto sulla Champions, non so se riusciranno a confermarsi in questo campionato.

La Juventus ospiterà il Bologna e può fare filotto. Secondo lei quanto ha influito il calendario sull’avvio sprint dei bianconeri? La Juventus sarebbe stata pronta per affrontare test più impegnativi da subito?

Secondo me sì. Quella con il Bologna sembrerebbe effettivamente una partita senza storia, poi, ripeto, i turni infrasettimanali riservano sempre sorprese. La Juve è comunque partita benissimo ed ha il tecnico giusto, quello che ci voleva; uno juventino di ferro, grintoso, direi quasi un Fabio Capello in erba con tutte le differenze tattiche che comunque esistono tra i due. È un allenatore che riesce a chiedere tutto ai suoi uomini. Il calendario sta effettivamente aiutando i bianconeri che sulle ali dell’entusiasmo potrebbero mettere insieme una serie di risultati positivi.

Il Napoli va al Bentegodi e fa visita al Chievo, l’anno scorso bestia nera dei partenopei, ci crede nel Napoli come pretendente allo scudetto?

L’unico problema del Napoli può essere la troppa euforia; la mancanza di abitudine a vincere. Mazzarri dovrà fare il pompiere per mantenere bassa l’euforia come ha già fatto dopo il match con il Milan; certo che se gli azzurri non perdono la testa e non scoppiano intorno a Febbraio, inizio Marzo possono lottare punto su punto con le altre concorrenti. Sarà però anche da valutare il destino degli azzurri in Champions.

Cesena – Lazio è invece la sfida tra due tra le maggiori protagoniste dell’ultima campagna di rafforzamento, nonostante ciò le due squadre stanno deludendo. Bisogna rivalutare le loro mosse sul calciomercato?

Non vedo il Cesena sulla stessa lunghezza d’onda, della scorsa stagione. Per quanto riguarda la Lazio, invece, le dichiarazioni di Reja sull’ambiente credo abbiano segnato il futuro del tecnico. Sarà molto difficile per il goriziano raddrizzare la situazione.

Quanto potrebbe pesare la polemica tra Reja e i supporters biancocelesti? Non trova eccessive le critiche nei confronti del goriziano?

Qualche sua scelta non lo ha sicuramente aiutato. Cissé non sta giocando in una posizione consona ed il feeling con la piazza non è mai sbocciato anche, e soprattutto, per la questione Zarate. Il goriziano può comunque raddrizzare la squadra e i biancocelesti, secondo me, potrebbero fare anche risultato. Il vero banco di prova sarà la successiva gara casalinga, lì bisognerà capire se la tifoseria deciderà di perdonare o meno il tecnico.

Reja può davvero andarsene dopo questa partita? Donadoni, Delneri e Casiraghi sono i nomi che si fanno per la successione? Sono credibili?

Nonostante tutto non credo che dopo questa partita se ne andrà. Certo ha fatto molto per rendersi traballante la panchina, per questo non so quanti passi falsi gli perdoneranno i tifosi, però il suo addio dopo la gara di Cesena non mi sembra così scontato. Per l’ipotetica successione non mi convincono né Donadoni né Delneri, non li vedo adattissimi alla piazza. Casiraghi potrebbe essere una scelta romantica, ma bisognerà vedere. Secondo me se il tecnico viene sollevato è perché la squadra non lo segue più. In quel caso una scelta giovane come quella dell’ex ct dell’Under 21 potrebbe risollevare la situazione, però ho qualche dubbio, in fin dei conti Reja con tutti i suoi difetti resta comunque un uomo di mondo.

La Roma invece giocherà Giovedì sera contro il Siena. Che partita si aspetta?

La Roma non deve farsi prendere dall’ansia. Qualcosa a Milano si è già visto, tuttavia i giallorossi hanno mostrato una sterilità disarmante. Bisognerà risolvere tutte le contraddizioni interne, con 6 attaccanti centrali a disposizione di Luis Enrique potrebbero esserci numerosi problemi di gestione per una squadra che lotta esclusivamente per il campionato. Qualora Luis Enrique dovesse trovare la chiave per rendere la squadra più concreta i tifosi potrebbero comunque divertirsi; sempre ricordando che si tratta di un anno 0 dopo la rivoluzione di quest’estate.

Il progetto giallorosso è ancora in fase embrionale, ma rispetto alla gara interna con il Cagliari si sono visti progressi. Dove può arrivare secondo lei la squadra capitolina?

Io vedo i giallorossi tra il quinto ed il settimo posto. È una squadra che ancora non è squadra, ci sono 30 giocatori che cominciano solo ora a conoscersi; non è ancora un gruppo, si tratta di un insieme di solisti che sta studiando per diventare squadra.

Lecce – Atalanta è sfida salvezza. Chi vede favorita? Gli orobici, nonostante la penalizzazione, sembrano avere una marcia in più rispetto alle concorrenti è d’accordo?

Vedo leggermente favorito il Lecce. L’Atalanta è stata brava a bruciare i tempi e a dimezzare già lo svantaggio per la penalizzazione. Nello scontro diretto vedo favorito il Lecce ma credo che a fine stagione l’Atalanta possa sicuramente salvarsi, complice l’esperienza di un dirigente come Pierpaolo Marino.

 

(Massimiliano de Cesare)