Alla fine i pronostici sono stati rispettati. Il Campionato del Mondo di ciclismo di Copenaghen è stato vinto dal britannico Mark Cavendish. Un successo limpido, indiscusso per il re dei velocisti, che ha battuto l’australiano Goss e il tedesco Greipel al termine di una corsa abbastanza opaca, dominata dalla squadra inglese. Il primo degli italiani è stato Bennati al quattordicesimo posto. Quarto lo svizzero Cancellara. Quinto il belga Roelandts. I velocisti l’han fatta da padrona in una gara priva di asperità, salite difficili. E già qui fioccano le polemiche se abbia senso far disputare su un tracciato così facile la prova più importante dell’anno. D’altronde però nel 2002 Cipollini aveva vinto su un tracciato simile a Zolder. Bisogna però dire che Mark Cavendish è un grande del ciclismo: nato il 25 maggio 1985 a Douglas è un ciclista su strada e pistard dell’isola di Man, naturalizzato britannico. Aveva già vinto la Milano – Sanremo nel 2009 e venti tappe al Tour de France. Un velocista comunque degno dei grandi nomi del passato, a cominciare proprio dal nostro Marco Cipollini e lo spagnolo Oscar Freire. E considerata la giovane età ha la possibilità di conquistare di nuovo la maglia iridata. Abbiamo dunque sentito su questa gara Gianni Bugno, due volte campione del mondo, nel 1991 e nel 1992. Eccolo dunque in questa intervista in esclusiva a IlSussidiario.net.
Bugno, ha vinto Cavendish questo mondiale per velocisti…
Si un Mondiale troppo facile. Non ha senso far disputare una corsa così importante su un tracciato privo di salite difficili, di asperità significative.
Cavendish però era il migliore dei velocisti oggi…
Cavendish è un grande velocista, il migliore in assoluto. Uno sprinter di razza che ha interpretato il Mondiale in modo perfetto. Ciò non toglie che bisogna rendere più difficile corse di questo genere. Anche se è vero che si è ripetuta la stessa cosa che è successa a Zolder nel 2002 quando a vincere fu Mario Cipollini e a noi italiani andò bene così.
A proposito dell’Italia, abbiamo sbagliato qualcosa nella conduzione della gara?
No, abbiamo fatto tutto quello che abbiamo potuto e non c’è nessuna colpa per i nostri corridori.
Ma il primo dei corridori italiani Bennati è arrivato quattordicesimo…
No non potevamo fare cose particolari. Non ci sono colpe o processi da imputare a nessun personaggio della squadra azzurra.
Neanche Paolo Bettini può essere messo sul banco degli imputati?
Bettini è il migliore commissario tecnico che abbiamo. No, neanche lui ha colpe particolari.
Chissà allora come sarà il Mondiale in Toscana fra due anni…
Probabilmente con qualche salita in più, con un tracciato certamente più competitivo.
Intanto Giorgia Bronzini ha vinto il secondo Mondiale consecutivo proprio qui a Copenaghen, nella prova femminile su strada…
Grande, semplicemente irresistibile.
Qual è il segreto per vincere due Mondiali di ciclismo consecutivi, lei che l’ha fatto nel 1991 e nel 1992?
Fortuna e bravura, quella che ha dimostrato Giorgia in questi due Mondiali che ha vinto.
E la squadra italiana?
Superlativa, una squadra eccezionale che ha reso possibile con tutto il suo lavoro questo successo di Giorgia veramente fantastico.
(Franco Vittadini)