“Diciamolo pure, questo che siamo guardando e vivendo è il campionato della tristezza. E lo dico con una certa tristezza anche io”. Luciano Moggi pone il sigillo su queste prime giornate e fotografa a IlSussidiario.net uno spettacolo, o meglio un gioco sportivo, non uno spettacolo come dicono in genere i qualunquisti del calcio, che su tutti i campi appare noioso, appare tutto tranne che esaltante e treascinante. Luciano Moggi, che è sempre disponibile, gentile, ma soprattutto fa comprendere con le sue parole come segua ogni partita e ogni dettaglio con un interesse da autentico appassionato e da grande competente, dice: “Il gioco è modesto. In questi giorni e nelle prime giornate è stato molto modesto da un punto di vista tecnico”.
Se ne è fatta una ragione di questa modestia, anche di questa noia che traspare da ogni partita vista in questo sabato e in questa domenica?
Sono gli interpreti che fanno un buon gioco, che esprimono valori tecnici, che alla fine fanno anche uno spettacolo che può appassionare il pubblico. Detto questo se ne deduce che questo è un campionato modesto, un campionato della tristezza, perché gli interpreti, cioè i calciatori, sono modesti. C’era una volta il campionato più bello del mondo in Italia. Adesso non è proprio il caso di parlarne.
Scusi, ma con tutto il rispetto, basti pensare che, senza penalizzazioni e virtualmente, la squadra al comando dovrebbe essere l’Atalanta. Mi sembra una controprova.
Ha visto la Juventus di oggi?
Ma sì, posso dire che è una squadra discreta. Ma la Juventus dovrebbe essere un’altra cosa, non certo solo una squadra discreta. Lei tolga due giocatori dalla Juventus, come Del Piero e Buffon. Che cosa resta? In più occorre considerare l’età di Del Piero, che è quella che è, anche se quando entra in campo è in grado di fare giocate importanti. Ora una squadra può contare, essere competitiva, per un intero campionato con un grande giocatore che ha quella età e non può reggere certamente tre partite a settimana come quest’ultima che abbiamo passato?
E neppure è in grado, se non in periodi particolari, di essere protagonista per tutta una partita. Di questo bisogna prendere atto. E’ per questa ragione che io posso dire che la Juve di oggi è solamente una squadra discreta.
E la Roma di questa sera, che pure ha vinto a Parma?
Non mi è sembrata una grande partita quella che ha fatto la Roma. Ha imbrigliato il Parma a centrocampo, ha trovato un gol, ma non mi sembra che abbia lasciato una grande impressione. In più il Parma ha avuto una grande occasione. E poi questo Parma, mi sembra sinceramente poca cosa.
Scusi se ritorno un attimo alla Juventus. Ma come le sembra questo Chiellini ? Sembrava destinato a diventare un grande giocatore, sembrava una sicurezza. Che ne pensa in questo momento del secondo centrale della Juventus?
Sono rimasto stupito anch’io. Di certo Chellini, quello attuale, non è più il Chiellini di una volta. E questo toglie molta sicurezza alla difesa della Juve e alla Juve in generale. E’ difficile comprendere che periodo stia passando. E’ un peccato. Si vede che anche lui si sta adeguando a questo campionato, che ripeto a me sembra soprattutto il campionato della tristezza.
(Gianluigi Da Rold)