Polonia e Ucraina 2012 stiamo arrivando. La Nazionale di Cesare Prandelli batte la Slovenia per una rete a zero e si aggiudica – con due turni d’anticipo – l’accesso alla fase finale dei campionati Europei. A regalare la matematica qualificazione ci pensa l’interista Giampaolo Pazzini, autore del gol decisivo al quarantesimo minuto della ripresa. “E’ una forte emozione perché raggiungere la qualificazione al Franchi è qualcosa di speciale – ha spiegato alle telecamere un raggiante Prandelli a fine gara – Se pensiamo a un anno fa, a come siamo partiti, questa squadra ha fatto grandi passi, ovviamente ancora dobbiamo migliorare tanto ma stasera devo elogiare i miei giocatori dal punto di vista caratteriale perché fino alla fine hanno cercato di vincere la partita. Questa è la vittoria del coraggio”. Il coraggio di tutta la squadra, capace di sfoderare una prestazione grintosa e caparbia al cospetto di un avversario che non ha demeritato e che è anche riuscito a rendersi pericoloso dalle parti di Buffon in più occasioni. La classifica del nostro girone ci vede matematicamente primi con 22 punti (frutto di 7 vittorie e 1 pareggio in 8 gare), seguiti dalla Serbia (a quota 14) e dall’Estonia (13 punti) che, a due giornate dalla fine, non possono più raggiungerci in vetta. Le prossime due sfide della Nazionale saranno contro la Serbia (in trasferta il 7 ottobre) e l’Irlanda del Nord (in casa l’11 ottobre): due gare nelle quali sarà possibile sperimentare alternative tattiche e dare spazio a nuovi innesti o a coloro che hanno giocato meno in maglia azzurra in questo periodo. Insomma, una Nazionale che riesce a non rispettare il proprio dna pazzerello – che ci ha sempre visto soffrire nei gironi di qualificazione agli Europei – e a chiudere la pratica in anticipo. “Se pensiamo allo scorso anno, nessuno di noi poteva pensare di raggiungere la qualificazione con questa facilità e con questa crescita del gruppo” – sostiene Chiellini – “Anche nei momenti in cui c’è stato da soffrire come oggi e in un periodo non facile per il calcio italiano come quello di settembre, siamo stati molto bravi”. Chiudiamo con una nota positivissima: in otto gare la nostra Nazionale ha subito un solo gol, dato che ci permette di avere la miglior difesa d’Europa: “Se non prendiamo reti” – èprosegue il centrale della Juventus – “vuol dire che tutta la squadra lavora bene, non è mai la qualità del difensore, del portiere o del reparto, è l’equilibrio di tutta la squadra che fa la differenza. In Estonia eravamo partiti male, la difesa era finita sul banco degli imputati, ma lì era tutta la squadra a essere disunita e se siamo cresciuti grandi meriti vanno al mister e al gruppo”.



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