Uno sfortunato mal di schiena ferma Flavia Pennetta nella finale del torneo di Auckland, dominato a lungo dall’italiana, che quindi va alla cinese Jie Zheng. La brindisina comincia ad accusare i primi dolori già nel primo set, sul 5-2, quando chiede l’intervento del fisioterapista che la sottopone a un intervento nella zona lombare. Nonostante questo però si continua, e la Pennetta porta a casa il primo set con un ottimo 6 a 2. Nel secondo il dolore comincia a farsi più forte per la tennista italiana che, in vantaggio di due game a zero, perde lucidità lasciando alla cinese tutto il gioco. La Zheng comincia così a dilagare e conquista il secondo set con un parziale di 6 a 3. Poi, nel terzo set, dopo due game in favore della tennista cinese, la Pennetta e il proprio allenatore decidono che non è il caso di continuare, anche per non compromettere tutti i prossimi impegni della brindisina. Finale amaro, quindi, per la Pennetta, che non perde comunque il sorriso e si dice soddisfatta: «Per me questo è un grande torneo, qui a Auckland gioco sempre molto bene e credo di averlo dimostrato ampiamente per tutta la settimana, sia in singolare che in doppio. Peccato per questo dolore alla schiena. Se non ci fosse stata la vicinanza dell’Open d’Australia, forse avrei potuto stringere i denti ancor di più, ma forse è meglio così». Nella giornata di ieri, la finale tra Flavia Pennetta e Jie Zheng era stata rimandata a causa del maltempo, e successivamente l’organizzazione aveva comunicato che, se avesse continuato a piovere, la partita si sarebbe disputata sul campo indoor dell’ ASB Tennis Centre, nonostante la ridotta capienza della struttura. La pioggia ha continuato a scendere incessantemente e, dopo aver optato per un nuovo rinvio, gli organizzatori hanno scelto di far giocare la partita al coperto, probabilmente per non scontentare i tanti spettatori paganti. Flavia Pennetta era arrivata alla finale del torneo Wta di Auckland dopo aver battuto la tedesca Angelique Berger con il punteggio di 6-1, 6-2 in 59 minuti di gioco, mentre la cinese Zheng Jie ha invece sconfitto la russa Svetlana Kuznetsova, con il punteggio di 2-6, 6-3, 6-3.
Peccato quindi per la brindisina che ancora non sa «quale sia il problema. Domani farò una risonanza magnetica, ma ho sentito che qualcosa non andava già sul 4-2 del primo set e, nonostante il trattamento che ho ricevuto in campo, il dolore continuava a peggiorare. Ritengo comunque di aver avuto una settimana positiva, avendo raggiunto la finale sia in singolo che in doppio. La cosa più importante ora è tornare in forma in vista dell’Australian Open».