Il Parma fa il colpaccio a Torino, in una partita che è stata equilibrata fino al 72’, ma che poi ha visto dilagare i gialloblu emiliani, che si sono imposti per 3-1 con i gol di Sansone, Amauri e Rosi, ai quali ha saputo rispondere il solo Basha nei minuti di recupero. Per il Parma è un triplo passo in avanti in classifica davvero molto importante, mentre il Torino ora deve cominciare a guardarsi alle spalle. Certamente ha inciso sul dominio del Parma negli ultimi 20 minuti l’espulsione di Sansone (Gianluca, quello granata), che ha ridotto il Torino in dieci uomini a partire dal 53’ di gioco. Ma cerchiamo di analizzare più nel dettaglio la partita, attraverso le statistiche ufficiali dell’incontro. Il possesso palla è stato leggermente favorevole ai padroni di casa (52%), che hanno pure giocato più palloni (591-547), in una sfida che ha visto entrambe le formazioni molto precise nei passaggi – oltre il 70%. Il Torino però non ha sfruttato molto bene questa superiorità quantitativa: il conto dei calci d’angolo è stato in parità (4-4), ma il computo dei tiri – sia in porta sia totali – è stato leggermente favorevole ai ragazzi di Donadoni: 13-11 il totale, 6-4 in porta, sempre per il Parma. Ecco spiegato il perché di questo successo dei ducali, che hanno avuto un 20% in più nella pericolosità degli attacchi (64,6% contro il 44,9% del Torino). E cosi si è concretizzato il colpaccio emiliano allo stadio “Olimpico”. Tra i singoli, menzioni speciali per l’emiliano Parolo – primo per palloni recuperati – e per il granata Masiello, che guida invece la graduatoria dei passaggi riusciti.



Andiamo a descrivere dunque i gol che decidono la partita. Succede tutto nei venti minuti finali, davvero pirotecnici, dopo l’espulsione di Gianluca Sansone per doppia ammonizione. Il Parma passa in vantaggio con il gol del Sansone gialloblu, l’ex Crotone Nicola, che entra in area da sinistra – sfruttando un buco della difesa – e con un tiro di collo sinistro fa secco Gillet sul secondo palo (0-1). La squadra di Donadoni, insiste, e con Amauri ottiene quasi subito il raddoppio, un minuto dopo. L’attaccante italo-brasiliano segna di testa su un cross dalla destra di Marchionni: parabola dalla fascia destra verso il centro dell’area, Amauri prende il tempo a Glik e batte imparabilmente il portiere Gillet (0-2). Il Parma dilaga quando Rosi appoggia in rete anticipando il difensore avversario a due passi dalla porta dopo una discesa di Biabiany dalla sinistra, chiusa con il cross basso nel vuoto della difesa granata (che pochi secondi prima non aveva saputo liberare a dovere), di cui ha approfittato l’ex romanista (0-3). In extremis c’è tempo anche per il gol della bandiera del Torino: Basha gira al volo di piatto, da cinque metri, un traversone basso dalla destra di Cerci (1-3). Ma non c’è più tempo per fare altro: il Parma aveva già in cassaforte i tre punti e la prima vittoria stagionale in trasferta.



Giampiero Ventura analizza così la sconfitta casalinga del suo Torino, e ai microfoni di Rai Sport ne trova la causa principale nella doppia ammonizione al suo giocatore: “L’espulsione di Sansone è da verificare, come lo era il rigore dato contro di noi nella partita contro il Cagliari e fischiato a Glik. Poi il Parma è passato in vantaggio e dopo questo loro gol la partita è diventata difficile, i giocatori sono andati in difficoltà, visto anche l’ambiente. Noi possiamo e dobbiamo migliorare, ma undici contro undici stavamo facendo la partita, siamo andati vicini due o tre volte al gol. Il rigore non so se c’era, ma l’episodio non era comunque da ammonizione. Il giocatore non ha protestato: è solo caduto”. Roberto Donadoni è invece naturalmente molto contento per la vittoria del suo Parma, ma anche lui deve iniziare l’analisi della partita con i giornalisti dall’episodio dell’espulsione di Sansone: “Non sto a commentare le decisioni dell’arbitro, ma può essere rigore, oppure ci può stare la simulazione e scattare l’ammonizione, ma se Sansone non fosse stato ammonito prima non avremmo detto nulla. Siamo stati bravi a non farci prendere dalla frenesia, ma a saper sfruttare il vantaggio e colpire al momento opportuno. Nel primo tempo non abbiamo invece approfittato dell’occasione da gol di Amauri, clamorosa, perchè non avevamo la convinzione e la determinazione necessaria. Nel secondo, invece, siamo entrati con un piglio diverso e anche con la superiorità numerica i ragazzi sono stati bravi a gestire la situazione”.



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