Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha rilasciato alcune dichiarazioni molto preoccupanti in merito alla caso calcioscommesse, che recentemente ha chiuso un suo capitolo con lo sconto concesso ad Antonio Conte, l’allenatore della Juventus. A margine della presentazione dell’assemblea mondiale dell’Interpol, Manganelli si è espresso in tono preoccupato: “Alcune cose scorrete sono venute fuori, altre stanno per venire fuori e porteranno ad ulteriori risposte. Se possibile ancora più clamorose“. Il capo della polizia ha poi spiegato: “Non parliamo di calcio truccato tout court, non si scommette solo sul risultato finale di una partita, ma sul fatto che un giocatore butti la palla fuori, si scommette su chi tirerà il primo calcio d’angolo e su chi toccherà per primo la palla con la testa. E’ possibile guadagnare importanti somme di denaro anche così“. Rivelazioni che ancora non entrano nello specifico ma che non lasciano presagire nulla di buono. Giusto settimana scorsa discutevamo col giornalista del Corriere della Sera, Roberto Perrone (clicca qui per l’intervista completa), a seguito del verdetto del Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport (TNAS) sul “caso” Antonio Conte. Perrone sottolineava come quanto emerso sinora dalle indagini delineasse un caso “di bassa lega”, per così dire, da cui le squadre o i calciatori attualmente sulla breccia risultano per ora estranee (Cristiano Doni, il giocatore forse più celebre, era a fine carriera al momento del coinvolgimento). Chissà che le rivelazioni di Manganelli non possano aprire nuovi scenari, con nomi più altisonanti implicati nel pantano. Tempi e modi delle indagini sono ancora da verificare, ma dopo queste dichiarazioni possiamo aspettarci di tutto. L’uscita di Manganelli peraltro scopre una grossa verità, relativa alla quantità e soprattutto alla “qualità”, se così si può chiamare, delle scommesse legate allo sport e in particolare al calcio. Che ormai si punti del denaro su ogni ciuffo d’erba (che i campi spelacchiati centrino qualcosa?) è acclarato: anche i dettagli “da referto” come il primo marcatore e il numero di calci d’angolo battuti tanno diventando fonte pur fortunosa di guadagno. In ogni caso è inutile addentrarsi in ipotesi fantasiose:
Quello che sappiamo per certo è che dalla fanghiglia del calcioscommesse stanno per emergere nuove pepite di verità. Come si suol dire, non è tutto oro ciò che luccica…