Sono sette le sconfitte consecutive per la Sampdoria, una serie davvero incredibile di risultati negativi. Dopo il buon inizio che l’aveva portata addirittura ai vertici del campionato, la formazione blucerchiata è entrata in una crisi di risultati infinita. Ciro Ferrara è stato confermato anche dopo la sconfitta a Palermo, in vista del derby col Genoa in programma domenica, con i rossoblù che a loro volta sono reduci da cinque sconfitte consecutive. Derby di bassa classifica purtroppo per le due formazioni: Sampdoria a 10 punti (con uno di penalizzazione), Genoa a 9. Situazione certamente incandescente nell’ambiente blucerchiato. Certo mancano tante giornate alla fine del massimo torneo, ma un eventuale risultato negativo anche nel derby come sarebbe accolto dalla tifoseria sampdoriana? Bisognerà reagire, disputare una grande partita. Per parlare della crisi della Sampdoria abbiamo sentito Luca Pellegrini, capitano della Sampdoria dello scudetto 1991. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.

Quali sono le ragioni della crisi della Sampdoria? E’ un mix di fattori, che si sono uniti tutti insieme e hanno dato luogo a questo momento negativo.

E’ stato giusto confermare Ferrara? Credo che in questo momento, nella settimana del derby, non sarebbe stato giusto cambiare la conduzione tecnica.

Non era meglio confermare Iachini in estate? Credo, e l’avevo detto in tempi non sospetti, che l’ideale è avere un direttore sportivo esperto e un allenatore giovane. Non per questo critico Ferrara o dico che non si dovesse scegliere lui. Iachini certo rispetto a lui ha più esperienza come allenatore. Ma è solo una cosa che rilevo.

Una partenza lanciata, poi sette sconfitte. Cosa è successo alla Sampdoria? E’ appunto l’insieme di cose di cui parlavo che ha portato la Sampdoria a questa situazione sorprendente per come aveva iniziato il campionato. 

Come si esce da questi momenti? Facendo gruppo, concentrandosi e non mollando. In fondo mancano tante giornate alla fine del campionato ed è una crisi che può essere risolta.

E come deve essere vissuta la settimana del derby? Concentrandosi su quest’incontro, essendo disposti a dare tutto sul campo. La settimana del derby è un po’ come quando incontri Juventus, Milan, Inter, è particolare, molto sentita tra i tifosi.

Servono rinforzi a gennaio? Quali reparti le sembrano più in crisi?

Direi di si, tranne che per il portiere e a centrocampo la Sampdoria ha bisogno di rinforzi; è una squadra con la coperta corta, che ha undici o dodici giocatori di buon livello, poi quando se ne fa male qualcuno, la situazione si fa più difficile. E’ anche questo un motivo di queste sue sconfitte.

Lei ha mai passato crisi di questo tipo con la sua Sampdoria, anche se gli obiettivi erano diversi? Anche noi nell’anno dello scudetto abbiamo passato una piccola crisi, poi ci siamo ripresi e abbiamo vinto il campionato. Può capitare a tutti una cosa di questo genere, anche alle grandi squadre.

Però i vostri derby erano di alto livello, ora Genova è in crisi… Certo erano altri tempi, la situazione è diversa, però quello che mi lascia amareggiato più di ogni altra cosa è vedere il pubblico delle due squadre deluso, quasi non preso in considerazione. Dopo le grandi squadre come numero di abbonati ci sono il Genoa e la Sampdoria che ne hanno 20.000. Questi tifosi meriterebbero certamente di più.

Come vede il futuro della Sampdoria in campionato? Speriamo che tutto si risolva, dopo 11 anni passati alla Sampdoria non posso che augurarmi questo. Sono ancora legato profondamente ai colori blucerchiati.

 

(Franco Vittadini)