L’Udinese è una delle società più chiacchierate d’Italia. Non tanto per i risultati conseguiti in campo, che continuano ad essere positivi e sorprendenti; quanto piuttosto per i diversi elementi di valore che le grandi squadre corteggiano ogni stagione. Oltre ai giocatori, nel ciclone del mercato è finito anche mister Guidolin, che le ultime voci accostano alla panchina dell’Inter. Effettivamente, per il tecnico di Casteflranco Veneto, il tempo sembra propizio per misurarsi in un club dalle ambizioni di vertice, cosa che l’Inter rimane nonostante la crisi che sta attraversando. Per capire i possibili sviluppi di queste indiscrezioni ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Fabrizio Larini, direttore sportivo della società friulana.



Le ultime voci rimbalzano l’interesse dell’Inter per Guidolin: siete stati contattati dalla società nerazzurra?

Francamente è’ una cosa che non avevo mai sentito.

Ci sono squadre che hanno manifestato interesse per il tecnico, anche nel passato recente?

A noi non risulta. Sappiamo che Guidolin vuole rimanere a Udine, ha un contratto pluriennale con l’Udinese fino al 2015, quindi son cose che non abbiamo mai preso in considerazione.



Ma nel contratto del mister c’è qualche clausola che gli permetterebbe di liberarsi in determinate circostanze?

No, ha un contratto normale, non ci sono clausole di alcun tipo.

Da un punto di vista tecnico, pensa che il 3-5-1-1 di Guidolin potrebbe adattarsi ad una squadra come l’Inter?

Non è che i moduli sono adatti, dipende sempre dall’adattare i giocatori al modulo migliore. Basta guardare la stessa Inter: ha provato Gasperini con la difesa a tre, però mi pare che abbia avuto dei problemi. E’ difficile parlare di un modulo in assoluto, certo il fatto è che il 3-5-1-1 è il suo modulo preferito.



In generale, dovesse arrivare un’offerta allettante per lui, l’Udinese sarebbe disposta a lasciarlo andare?

E’ inutile parlare dei se e dei ma, discutere di ipotesi è discutere sul nulla. In questo momento direi che è inutile parlarne.

Passando ad Armero, sempre più esposto alle sirene del mercato: è uno di quelli che potrebbero essere sacrificati in estate per il bilancio?

Non abbiamo ancora fatto nessun tipo di programma preciso: arriviamo alla fine del campionato nel migliore dei modi, poi valuteremo quelli che saranno i programmi futuri. Ci fa piacere che i nostri giocatori suscitino l’interesse degli altri club, però al momento non siamo pronti per fare programmi sul futuro,  su chi andrà o chi resterà, è presto per parlar di queste cose. Cerchiamo di fare bene qua e dopo penseremo al resto.

Se dovessimo stimare una valutazione attuale di Armero a quanto si aggirerebbe?

Cifre non ne abbiamo mai fatte, neanche prima quando c’era Sanchez. Non è il caso di far cifre adesso. Le cifre le farà poi il mercato sui giocatori, quando sarà il momento: è il mercato che fa le cifre.

 

Sul colombiano si è fatto avanti qualcuno? Si parla di un Milan molto interessato…

Ho letto queste indiscrezioni sui giornali, ma sinceramente non abbiamo parlato con nessuno di mercato, per nessun giocatore.