Non si fermano le indagini e gli arresti per il nuovo filone del calcioscommesse su cui lavora la Procura di Cremona. Altre due persone sono finite in manette con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva: si tratta di Mario Cassano, portiere del Piacenza, e Angelo Iacovelli, personaggio vicino agli ambienti sportivi del Bari. L’operazione è iniziata nelle prime ore della mattina e sono stati impegnati gli investigatori delle Squadre mobili di Cremona, Brescia, Bari, Firenze e del Servizio Centrale Operativo. L’inchiesta “Last Bet” è giunta così alla terza fase dopo la cattura di 33 altri indagati, tra i quali gli ex calciatori come Giuseppe Signori e Luigi Sartor e giocatori professionisti ancora in attività come Cristiano Doni, Carlo Gervasoni, Marco Paoloni e Vincenzo Sommese.



Angelo Iacovelli, secondo gli inquirenti, sarebbe coinvolto nel tentativo di manipolazione di almeno quattro partite del campionato di calcio  2010/2011 di Serie A del Bari (Milan-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Roma e Palermo-Bari disputatesi nel marzo e nel maggio 2011). Mario Cassano, invece, dovrà rispondere dell’alterazione di altri quattro incontri dei campionati di serie B 2010-2011 e 2008-2009 (Piacenza-Albinoleffe, Atalanta-Piacenza, Siena-Piacenza della scorsa stagione e Piacenza-Mantova del 2008-2009). In particolare, nella trasferta di Bergamo avrebbe suggerito a Cristiano Doni dove tirare il calcio di rigore.



Le attività investigative, peraltro, hanno svelato il ruolo chiave di Iacovelli, che sarebbe stato quello di “anello” di collegamento tra i referenti balcanici (Hristyian Ilievski e Almir Gegic, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare e tutt’ora latitanti) dell’organizzazione internazionale dedita alla manipolazione dei risultati delle partite e i calciatori  del Bari, avvicinati negli alberghi dei ritiri pre-partita, per definire gli accordi illeciti. Per conto del gruppo criminale, i due arrestati avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio sul territorio italiano per “truccare” le partite di calcio.



Nello scorso dicembre era stato individuato il capo dell’organizzazione di stanza a Singapore, il singaporiano Tan Seet Eng (detto Dan) oltre a due suoi collaboratori principali, tutti destinatari di un mandato d’arresto internazionale.

Tan Seet Eng, avvalendosi di una fitta rete di collaboratori, suoi connazionali e soggetti di alcuni paesi dell’Europa dell’Est, al fine di condizionare a suo favore l’esito delle scommesse sugli incontri di calcio, avrebbe corrotto i giocatori per indurli a falsare i risultati delle partite.