L’incontro di ieri tra Genoa e Juventus ha nuovamente riattizzato il fuoco delle lamentele arbitrali. Molti sono stati gli episodi contestati all’interno del match; nel dopopartita, il presidente Preziosi ha ammesso la superiorità della Juventus nei novanta minuti, salvo recriminare per il contatto Rossi-Pirlo nel finale di gara. Di contro, la Juventus è stata penalizzata da una trattenuta di Carvalho su Matri in area genoana, e soprattutto dal gol annullato a Pepe a metà ripresa. La società bianconera ha deciso di mantenere il silenzio stampa in segno di protesta: per commentare il tutto, ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Maurizio Pistocchi, stimato giornalista Mediaset nonchè storico moviolista del nostro calcio. Ecco le sue impressioni:
Partiamo dagli episodi: il gol annullato a Pepe può considerarsi un errore grave?
Sì e per due motivi. Uno: la situazione non era difficile perchè c’era una distanza abbastanza ravvicinata tra chi passa e chi riceve la palla, quindi il guardalinee aveva la possibilità di avere tutto inquadrato nel suo campo visivo.
Il secondo?
In questi casi l’indicazione del settore arbitrale ma anche dell’International Board è molto chiara: nel dubbio non segnalare, quindi Cariolato non avrebbe dovuto alzare la bandierina. Un errore sicuramente molto grave.
Si parla tanto di aiutare gli arbitri, con tecnologie o quant’altro: ma si può fare qualcosa per favorire l’operato dei guardalinee?
Vista la situazione attuale, no. Bisognerebbe cambiare il regolamento.
In che direzione?
Un pò di tempo fa, se il giocatore era in linea era in fuorigioco. Oggi non è più così, anzi fuorigioco è solamente quando sei avanti con una parte con cui puoi giocare il pallone. L’unico modo per ridare possibilità di fare meno errori ai guardalinee è tornare al passato, cioè in linea è fuorigioco.
Siamo dunque destinati a continui casi del genere, così stando le cose?
Così è veramente molto difficile per il guardalinee, in una frazione di secondo si passa dalla posizione buona al fuorigioco, quindi si capisce che c’è un margine di errore molto elevato. Ripeto: l’indicazione è nel dubbio di non segnalare, però capite che non è sicuramente facile.
Il Genoa dal canto suo lamentava la scivolata di Pirlo su Rossi in area di rigore: come giudica l’episodio?
Non è rigore perchè Pirlo va sulla palla, che poi rimbalza sulla tibia di Rossi. Se osserviamo attentamente l’azione, dalla telecamera alle spalle, vedremo che Pirlo tira la gamba indietro proprio per non toccare.
Altri casi del match su cui lei punterebbe il dito?
Sono due gli episodi di cui parlare. Il primo riguarda la trattenuta di Carvalho su Matri: ho sentito parlare di un fallo precedente dell’attaccante, non sono d’accordo. Matri vuole giocare, vuole prendere posizione, Carvalho si preoccupa sin dall’inizio solamente di trattenerlo, e gli mette il braccio per non farlo passare.
Si faceva notare che la trattenuta era reciproca…
Matri sbraccia e tiene Carvalho un pò per la maglia, ma lo fa solamente un atteggiamento di difesa, non di offesa. Quello è rigore perchè il difensore fa una trattenuta netta con entrambe le braccia.
L’altro episodio cui faceva riferimento?
Quello di Marchisio su Palacio. E’ rigore perchè Marchisio gli pesta il piede destro mentre lui sta calciando, tant’è vero che Palacio svirgola completamente il tiro. Ma lo svirgola perchè riceve il pestone: è il cosiddetto danno procurato. Marchisio non voleva, ma di fatto lo procura, e quello dunque è rigore.
Come giudica il silenzio stampa della Juventus?
E’ un atteggiamento sbagliato perchè concede degli alibi ai giocatori. Se è vero, come è vero, che in quest’occasione la Juventus è stata sicuramente danneggiata, è altrettanto vero che i bianconeri hanno fatto 14 pareggi, e in 12 occasioni hanno segnato solo un gol. Ci sono stati 12 pareggi di cui cinque per 0-0, e sette per 1-1.
Il problema principale sta dunque altrove?
Il limite della Juve attuale è il gioco offensivo, negli ultimi 20 metri Conte deve cambiare qualcosa se vuole ottenere risultati migliori dai suoi attaccanti. Ma non è colpa della cattiva qualità delle punte, c’è un problema di rifinitura di gioco offensivo.
Cosa manca secondo lei?
Il giocatore che sia in grado di rifinire, di fare la giocata di qualità che ti fa andare in porta. Quello per intenderci che è stato Cruijff nell’Ajax, o Donadoni nel Milan di Sacchi, o che oggi è Messi per il Barcellona. Conte e i tifosi devono porsi questa domanda, il silenzio stampa è un errore perchè dà degli alibi ai giocatori, che devono migliorare nella rifinitura delle azioni.
In generale non crede che ci si stia aggrappando un pò troppo agli errori degli arbitri, ammessa comunque la gravità di alcuni di essi, per nascondere i limiti delle squadre?
Oggi vediamo un calcio in cui c’è molto equilibrio e in cui gli episodi fanno la differenza. E’ logico e normale pretendere arbitraggi equi, ma ridurre tutto agli errori arbitrali è sbagliato. E’ molto complicato valutare nel calcio di oggi, con solamente tre arbitri su un terreno di 7000 metri quadri. Dobbiamo aggiungere gli arbitri di porta, e cercare di risolvere il problema del fuorigioco.
Questo weekend in Inghilterra abbiamo assistito ad un episodio simile a quello di Muntati in Milan-Juve, con un gol valido (e pesantissimo) annullato al QPR. Le proteste ci son state, ma perchè lì finisce tutto sul campo?
C’è completamente un altro approccio rispetto a quello che è il calcio. Da loro è uno sport, da noi no: tutte le reazioni sono conseguenti.
Già che ci siamo, per i gol fantasma cosa bisogna fare?
C’è un’unica e una sola possibilità: ed è sicuramente il fatto di aggiungere gli arbitri di porta.
Sarebbero meglio della tecnologia?
Se vogliamo migliorare l’arbitraggio al cento per cento dobbiamo istituzionalizzare gli arbitri di porta, questo è da fare subito, appena possibile. Oltre a loro direi dotare il quarto uomo di un monitor per poter intervenire in collegamento con l’arbitro sugli episodi disciplinari.
(Carlo Necchi)