Torino-Gubbio finisce 6-0. Il Toro arriva a questa sfida casalinga contro il Gubbio dopo le ultime scarse prestazioni: una sola vittoria nelle precedenti quattro sfide (Grosseto – Torino 0-3). Gli avversari umbri non sono messi meglio, la vittoria manca da un mese, e oggi all’Olimpico siederà sulla panchina Alessandrini dopo il dirottamento di Simoni in dirigenza. Venendo alle formazioni, Ventura, uno dei pochi tecnici di questo campionato cadetto ad essere ancora al timone della sua squadra da settembre, concede un turno di riposo a Stevanovic, sapendo anche che deve fare a meno di Pratali e Di Cesare. Per starsene ancora in vetta e non temere pericolose rimonte finali delle inseguitrici, i granata scendono in campo con il classico 4-2-4: Benussi, Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi, Basha, Vives, Surraco, Guberti, Antenucci, Bianchi. Gli umbri, oggi in maglia bianca, si vestono di un 4-3-3 che vede come interpreti: Donnarumma, Gerbo, Benedetti, Cottafava, Caracciolo, Boisfer, Almici, Nwankwo, Guzman, Graffiedi e Ciofani, quest’ultimo match-winner dell’andata all’esordio di Simoni in panchina che costò la prima sconfitta stagionale ai Granata.
Il Torino parte subito a mille, e fa capire agli avversari quale squadra deve uscire coi tre punti questo pomeriggio. Al 10′ Bianchi lanciato a rete si divora un gol che poco tempo fa non avrebbe mai sbagliato: Donnarumma ipnotizza il bomber granata che non trova la diagonale sul secondo palo. La squadra di Ventura non si dà per vinta e continua a pressare con una linea difensiva molto alta; due minuti più tardi arriva la conclusione dalla distanza di Basha; bomba che spaventa il Gubbio ma il risultato è ancora di 0-0. I padroni di casa spingono sopratutto sugli esterni, come gli impone il loro modulo, sopratutto con Guberti (oggi tra i migliori) che al 17′ tenta un tiro a giro dall’angolino sinistro dell’area grande. Sembra che la palla non voglia entrare, il Gubbio è spesso costretto a giocare nella propria metà campo e le poche volte che entra in possesso cerca di abbassare i ritmi con azioni lente e prevedibili. La seconda parte della prima frazione è caratterizzata da due ottime conclusioni di Parisi che, sebbene di mestiere faccia il terzino, può godere di un ottimo piede sia nel tiro al volo, come accade al 25′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sia se il suo missile viaggia raso terra che sfortunatamente alla mezz’ora sfiora il palo più lontano. La partita pare debba regalare il vantaggio alla squadra di casa che però rischia la beffa proprio a cinque minuti dall’intervallo permettendo a Goffriedi di calciare (male) in area; Benussi para ma le manda a dire alla sua retroguardia. La seguente azione risulta essere, finalmente, quella vincente e a finalizzare la rete ci pensa proprio il capitano: Rolando Bianchi. Lancio lungo per il numero 9 che, in area, salta Donnarumma e in scivolata trova sfortunatamente il palo; come un toro il bomber non si dà per vinto e rialzatosi ribatte prepotentemente in rete per il meritato sfogo della curva Maratona. Il primo tempo si conclude poco dopo con il Gubbio che opera già una prima sostituzione: fuori Graffiedi per problemi fisici, dentro Ragatzu.
La ripresa si apre con la stessa intensità del primo tempo; il Toro al fischio dell’alrbitro si precipita verso la porta con Guberti che dà in mezzo per la rete di Antenucci il quale mette al sicuro la partita. Alessandrini prova a cambiare qualcosa là davanti togliendo Ciofani per Mastronunzio mentre Ventura sostituisce Guberti con Sgrigna. La partita si addormenta per dieci minuti abbondanti dove si lotta a centrocampo e si sbaglia tanto in fase di impostazione ma la storia non cambia di molto: il Torino è quasi sempre in possesso palla e il Gubbio spera, più che cerca, di accorciare le distanze. Al 58′ Antenucci ha la possibilità di siglare la doppietta personale su assist all’indietro di Surraco ma il suo piattone è troppo debole. Le parti si invertono qualche minuto più tardi, stavolta è Antenucci ad alimentare l’azione dalla destra, puntare l’area e servire d’esterno Surraco che non ci pensa due volte a calciare verso Donnarumma bucandolo per la terza volta con un tiro potente e preciso. Il risultato fa però addormentare la difesa granata, un minuto più tardi infatti Mastronunzio sfrutta un lancio in area avversaria e, complice la difesa avversaria caduta in un momento di catalessi, riesce a calciare potente ma centrale verso Benussi che è bravo a deviare sopra la traversa. La squadra di Ventura allora chiude ogni possibile discorso di rimonta ed in modo spietato trova in contropiede il poker: Sgrigna al limite dell’area serve capitan Bianchi che da ottima posizione gonfia la rete con una doppietta. Dopo questo gol gli avversari si disuniscono definitivamente concedendo campo e coraggio ad un Toro avido di gol come non mai; ad un quarto d’ora dal termine c’è perfino spazio per altre due reti. Il 5-0 è firmato da Pasquato (appena entrato al posto di Surraco) bravo a trovarsi nel posto giusto al momento giusto trasformando in gol una respinta di Donnarumma; la sesta ed ultima rete è opera di Antenucci che al volo calcia sul secondo palo regalandosi, anche lui, una doppietta. Gli ultimi minuti sono giocati giusto per regolamento, l’arbitro non concede recupero ed il Toro mostra a tutto il campionato chi merita più di tutti la promozione visti anche i risultati delle inseguitrici: Pescara sconfitto 3-0 dall’Ascoli e Verona che cade a Nocera.
Tabellini
Torino (4-2-4): Benussi; Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi; Vives, Basha; Guberti (55′ Sgrigna), Bianchi (70′ Meggiorini), Antenucci, Surraco (74′ Pasquato). All. Ventura
Gubbio (4-3-3): Donnarumma; Caracciolo, Cottafava, Benedetti, Almici; Gerbo, Boisfer, Nwankwo; Ciofani (53′ Mastronunzio), Guzman (67′ Farina), Graffiedi (44′ Ragatzu). All. Alessandrini
Marcatori: 40′, 68′ R. Bianchi ; 46′, 80′ Antenucci; 65′ Surraco; 76′ Pasquato
PAGELLE
TORINO
Benussi 6: la partita la passa quasi sempre a guardare ma le due occasioni de Gubbio sono sventate grazie ai suoi interventi.
Darmian 6.5: buona partita del terzino di proprietà del Milan, mai una sbavatura e sempre propositivo sulla corsia.
Glik 6: ha poco da difendere oggi, il Gubbio in attacco è praticamente inesistente.
Ogbonna 6: come il compagno di reparto non trova difficoltà nei 90′.
Parisi 7: ottima partita e ottime sono le sue conclusioni dalla distanza.
Basha 6.5: il suo filtro a centrocampo è perfetto e pensa pure al tiro in diverse occasioni.
Vives 6: tiene sempre il ritmo alto, anche grazie a lui il Toro ne fa 6.
Surraco 7: partecipa alla goleada della squadra, i suoi movimenti sono perfetti sull’esterno. Continui così
Guberti 7.5: sulla sinistra è una furia, nessuno lo ferma. Il gioco di Ventura lo esalta.
Antenucci 7: parte un po’ in sordina ma cresce col passare dei minuti riuscendo a siglare anche una doppietta.
Bianchi 7: alla prima occasione non centra la porta e l’Olimpico mugugna; le altre due palle davanti a Donnarumma non se le fa scappare. Toro.
Sgrigna (dal 55′) 7: entra dalla panchina e partecipa da subito alla manovra del collettivo. Tempo carburazione zero.
Pasquato (dal 75′) 6.5: lui fa meglio del compagno perchè dopo neanche 30” dal suo ingresso in campo sigla il 5-0 zittendo chi dagli spalti lo fischiava per i suoi trascorsi bianconeri.
Ventura 7.5: la sua squadra è uscita dalla bonaccia e naviga a vele spiegate verso la più che meritata promozione.
GUBBIO
Donnarumma 5: molti dei gol che subisce non sono per colpa sua.
Gerbo 5: è uno dei pochi che prova ad alzare il baricentro della squadra ma la sua volontà non basta.
Benedetti 4.5: parte bene, poche volte va in difficoltà nel primo tempo ma nella ripresa sembra perdersi tra le maglie granata.
Cottafava 4: peggio del compagno di reparto, lui non ne becca una dal primo all’ultimo minuto.
Caracciolo 4.5: difficile contenere gli esterni di Ventura, sopratutto in una giornata come oggi.
Boisfer 4: a centrocampo svolge il ruolo del fantasma.
Almici 5: tocca pochi palloni, è anche difficile dare una valutazione.
Nwankwo 4.5: prova a verticalizzare le poche volte che il Gubbio è in possesso ma la precisione non è il suo forte. In fase difensiva è nullo.
Guzman 4: si vede poco, cerca di contenere l’onda granata a centrocapo ma non può nulla.
Graffiedi 5: non era al massimo e lo dimostra la palla che al 39′ poteva essere lo 0-1.
Ciofani 3: oggi non vede un pallone che sia uno, il suo voto è tale anche per colpa di tutta la sua squadra.
Ragatzu (dal 44′) 4: entra al posto di Graffiedi ma la sua freschezza scade dopo pochi muniti.
Mastronunzio (dal 53′) 5: gli capita l’unica palla buona del match ma non la mette in porta.
Alessandrini 4.5: non il migliore esordio in panchina. Ora dovrà rialzare il morale della squadra dopo 6 sberle e cercare con ogni mezzo la salvezza.
(Giorgio Davico – twitter: @ginovico)