Oggi e domani ritorna la Champions League con le prime quattro partite del ritorno degli ottavi di finale. Subito in campo il Milan, che a Londra contro l’Arsenal partirà dallo splendido 4-0 colto nella partita d’andata, oltre a Benfica-Zenit San Pietroburgo, partita apertissima visto che i portoghesi cercheranno di ribaltare il 3-2 ottenuto dalla squadra di Spalletti in Russia all’andata. Domani invece il Barcellona ospiterà il Bayer Leverkusen forte del 3-1 conquistato in Germania all’andata, mentre l’Apoel Nicosia tenterà di proseguire la propria fantastica avventura: per fare ciò dovrà rovesciare l’1-0 ottenuto dal Lione all’andata in Francia. Per presentare questo turno di Champions League abbiamo contattato Giorgio Ciaschini, storico collaboratore di Carlo Ancelotti: ecco cosa ha detto in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Arsenal-Milan sarà una formalità per i rossoneri?
Una partita di Champions League contro l’Arsenal non può mai essere una formalità: quindi è fondamentale che i giocatori scendano in campo con il giusto atteggiamento e la concentrazione necessaria. Magari potrebbe servire ricordare alcuni precedenti dolorosi, ma che possono servire da monito, come la finale di Istanbul: io c’ero, non voglio sentire parlare di formalità nel calcio…
Come devono dunque affrontare questa partita i rossoneri?
L’Arsenal va aggredito, dal momento che è composto da molti giocatori interessanti ma – almeno per ora – senza grande personalità. Comunque Allegri ha preparato alla grande la partita d’andata: gli faccio i complimenti per questo e sono sicuro che saprà fare lo stesso al ritorno.
Può essere l’occasione di fare un po’ di turn-over?
No, in partite del genere serve comunque schierare sempre la miglior formazione. Se ci saranno alcuni cambi, saranno soltanto per una precisa e motivata scelta di Allegri.
Invece può essere l’occasione per Ibrahimovic per levarsi di dosso la cattiva fama nelle coppe europee?
Questo è proprio quello che vuole lui: dimostrare di essere grande anche in Europa, e quest’anno finora sta facendo molto bene anche in Champions League.
Molto più aperta sarà invece Benfica-Zenit: chi è favorito?
Onestamente pensavo che lo Zenit facesse meglio all’andata. Comunque faccio tanti auguri a Spalletti per il passaggio del turno.
Come deve quindi affrontare Spalletti questa partita?
Certamente sarà una sfida molto equilibrata. Lo Zenit potrebbe anche aspettare l’avversario, visto che sarà il Benfica ad avere l’onere di attaccare e quindi correrà il rischio di scoprirsi.
Mercoledì tocca a Barcellona-Bayer Leverkusen: blaugrana già ai quarti?
Direi proprio di sì, come d’altronde pensavo già prima della partita d’andata.
Potrebbe quindi essere l’occasione per mettere in mostra altri giovani della cantera?
Vale quanto ho detto prima per il Milan. In queste partite non si può far fare vetrina ai giovani, se saranno schierati sarà solo per le loro qualità e perchè soddisfano le esigenze di Guardiola per questa partita.
Se invece allenasse il Bayer, come affronterebbe questa partita?
Domanda impegnativa questa… Aggredire il Barcellona è difficile, anche perchè ti esponi ai loro attacchi, ma d’altronde i tedeschi non possono permettersi di aspettare e lasciare il Barcellona libero di imporre il proprio gioco. Quindi io proverei ad aggredire fin da subito, tanto non hanno niente da perdere.
Infine Apoel-Lione: il miracolo cipriota può continuare?
Sì, potrebbe succedere, perchè il Lione è meno forte rispetto agli anni passati. Anche questa, come Benfica-Zenit, sarà una partita molto equilibrata e aperta a ogni risultato, e gli episodi potranno risultare decisivi.
In ogni caso qualche outsider si qualificherà per i quarti, come voleva Platini. Cosa ne pensa?
Sì, allargare gli orizzonti era proprio l’obiettivo di Platini. Ma di certo in fondo arriveranno le più forti, le sorprese sono possibili fino ai quarti.
(Mauro Mantegazza)