Ci sono cose ben più importanti del calcio ed il fatale incidente occorso a Morosini durante Pescara-Livorno è una di queste. Partendo da questo insindacabile appunto si è comunque aperta la discussione sulla decisione della Federcalcio di sospendere i campionati in questo week end per il rispetto della memoria del centrocampista bergamasco. Molti i responsi favorevoli, più rari, ma comunque presenti le voci fuori dal coro. Non ultima quella di Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, secondo il quale si sarebbe dovuto scendere regolarmente in campo, rispettando il minuto di silenzio ed indossando il lutto al braccio ma onorando Morosini sul campo. Di fronte ad avvenimenti del genere, è ovviamente difficile stabilire dove sia il giusto e dove lo sbagliato, più verosimilmente ci si trova di fronte a scelte ugualmente corrette o ugualmente errate tra le quali scegliere con la tristezza nel cuore, consapevoli della pochezza di questi problemi. Per analizzare la decisione di Abete e della Federcalcio abbiamo contattato, in esclusiva per IlSussidiario.net, Gianni Di Marzio. La risposta dell’ex allenatore del Napoli è perentoria e non ammette repliche. “Secondo lei è giusto fermarsi? Assolutamente. Una decisione correttissima, bisogna anzi congratularsi con la tempestività della FIGC. A prescindere dal fatto che non avrebbero voluto giocare i calciatori, ma credo non esista contraddittorio. Ripeto è una decisione giustissima. Fatico a comprendere quelli che sostengono il contrario”. Meglio quindi lo stop, ma esiste il rischio che si tratti di una formalità? C’è la possibilità che al ritorno in campo ci si dimentichi di quanto successo? “Basta girarsi indietro per smentire quest’idea. Curi è rimasto nel cuore di tutti, così come Manfredonia che fortunatamente si è salvato. Queste, purtroppo, sono situazioni scioccanti che rimangono impresse in maniera indelebile nella memoria di tutti gli sportivi e non solo. È semplicemente impossibile che la faccenda di Morosini venga dimenticata in una settimana. Probabilmente gli verranno dedicati uno stadio, delle curve; inoltre la Federazione ha già preso l’iniziativa di assistere la sorella. Insomma, ci sono tantissime iniziative benefiche di gran valore che testimoniano quanto sia impossibile dimenticare questo triste evento”.
Effettivamente sembra impossibile dimenticare, così come impossibile è razionalizzare di fronte ad avvenimenti di questa portata. Domenica si tornerà a giocare, con qualche accortenza in più (si spera) e con il ricordo vivo di Morosini. Caduto su un campo di calcio ed esempio di come si possa far fronte alle difficoltà che la vita ci pone davanti.
(Massimiliano de Cesare)