La 33esima giornata ha emesso i suoi verdetti. In testa, tutto come prima, con una giornata in meno: gli speculari successi di Juventus e Genoa mantengono inalterati gli equilibri. Bagarre sempre più fitta per il terzo posto: Lazio ko a Novara, Inter corsara in quel di Udine, Roma affossata in casa dalla Fiorentina, Napoli col telepass a Lecce. In coda, bel passo avanti di Cagliari e Fiorentina: dei viola s’è già detto, i sardi affondano il Catania e staccano il Lecce terzultimo. Cui resta nel mirino solo lo sciagurato Genoa, trafitto da un Milan impietoso a San Siro. Per fare analizzare i temi più caldi della classifica dopo la 33eesima giornata, ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Jacopo Volpi, vicedirettore di RaiSport. Ecco i suoi commenti:
Partiamo dalla lotta Scudetto: come leggere la sofferta vittoria della Juventus a Cesena?
E’ la classica vittoria-Scudetto. Proprio perchè non ha giocato una grande gara, credo che sia una forma grande su questo tricolore.
Anche il Milan si è imposto soffrendo sul Genoa…
Anche i rossoneri non hanno dato grande spettacolo. Sia Milan che Juventus hanno vinto più di esperienza che d’altro.
Passando allo sprint per la Champions: si aspettava la vittoria dell’Inter, su un campo storicamente ostico come il Friuli?
Il problema dell’Udinese è che ha un gioco molto buono, ma deve avere sempre tutti i titolari al massimo della forma fisica. L’Inter però è stata anche aiutata.
Da cosa?
Nell’azione del pareggio c’è stata una papera enorme di Handanovic, che pure è un portiere eccezionale.
Detto ciò?
L’Inter ha sicuramente meritato. Intendiamoci, non è che i questa Inter abbia un grande gioco; però ha sempre dei giocatori che seppure un pò logori, un pò a fine ciclo, possono ancora fare la differenza, in una partita del genere. Quindi è una vittoria che non mi sorprende troppo.
Quante reali possibilità possiamo dare all’Inter per il terzo posto?
Poche, direi un 15%.
Quale squadra vede favorita?
Il Napoli: è quella che ha superato meglio la crisi, e adesso ha ritrovato un pò di vigoria fisica. Poi adesso credo abbia un calendario più facile: tra qualità e forma fisica mi sembra che il napoli sia favorito per il terzo posto.
Come si può leggere l’inaspettato stop della Lazio a Novara?
E’ dovuto al fatto che la Lazio è piena di infortunati. Sono convinto che sulla stagione della Lazio pesi un’altro fattore.
Quale?
Hanno incrinato i rapporti tra presidente, allenatore e giocatori quando le cose andavano non bene, benissimo. Adesso gli mancano tanti giocatori, soprattutto Klose.
Spendiamo due parole sul Novara, che comunque ha realizzato una piccola impresa?
Ha giocato una bella partita, con grande correttezza, con grande impegno, pur essendo praticamente spacciato: non è cosa da poco.
Sulla Roma: ennesimo ko, squadra fischiata: cosa dobbiamo aspettarci adesso?
Licenziare Luis Enrique prima della fine sarebbe un errore. La società Roma si è data come punto d’arrivo la fine del campionato, per poi fare delle riflessioni con calma e con lucidità. Comunque Baldini ha difeso anche oggi Luis Enrique.
Il tecnico si è sempre assunto tutte le colpe: è davvero tutta responsabilità sua?
Lui è poco difendibile, però anche la squadra: non possiamo dare tutte le colpe a questo allenatore.
Dove la squadra fa più fatica?
Fanno degli errori elementari, basilari, e poi c’è anche un discorso di impegno.
CIoè?
La Roma è una squadra che non ha cattiveria. Ha un gioco prevedibile: se Luis Enrique ha una bella porzione di colpa, i giocatori fanno il resto.
Ma Luis continua a dire che il giorno che i ragazzi non lo seguiranno più se ne andrà. I giocatori sono davvero dalla parte del tecnico?
Il problema dei giocatori è che alcuni sono stati sopravvalutati. Sicuramente nessuno gioca contro Lui Enrique: il punto è che il gioco che l’allenatore propone è molto complicato, e noi ne vediamo solo la versione embrionale, che è prevedibile.
Le sembra percorribile la strada proposta da Luis Enrique in Italia?
Vuole fare il Barcellona dei poveri, ma non ha gli uomini per farlo. Soprattutto non ha un Messi. Comunque non è grave che perda con la Juve, è grave se perde con l’Atalanta, col Cagliari, col Siena, eccetera.
Sulla zona retrocessione: quanto è destinato ad incidere lo scandalo-scommesse?
Peserà molto. Però dobbiamo aspettare tutti i deferimenti, da parte della Giustizia Sportiva. Probabilmente verrà fuori dell’altro.
Per quello che ha detto questa giornata invece?
La squadra che sta meglio è il Lecce, anche se oggi ha perso: sono carichi, Cosmi ha fatto un grande lavoro e ci credono. Mi sembra quella che potrebbe fare lo “scavalco”, superando il Genoa che invece è in crisi nera.
Il Genoa rischia davvero di fare la fine della Sampdoria?
Il problema è che c’è grande confusione: ci sono problemi tattici, la squadra gioca male, continua a cambiare. Poi ci sono tante voci, relative a partite dello scorso campionato, che non aiutano. L’ambiente non è sereno, la squadra non riesce ad isolarsi e non riesce ad esprimere le proprie possibilità.
(Carlo Necchi)