Un vero e proprio spareggio per la Champions League. Così si presenta il posticipo di questa sera tra Lazio e Napoli. Le due squadre sono separate da 3 lunghezze, i biancocelesti hanno 51 punti, gli azzurri 48. Ma l’odierna vittoria dell’Udinese, che ha raggiunto in classifica proprio la formazione capitolina, complica le cose ad entrambe. Sia la compagine diretta da Reja che quella allenata da Mazzarri non stanno attraversando un grandissimo periodo di forma. I risultati di giornata li hanno comunque favoriti: la Roma ha perso a Lecce, l’Inter pareggiato contro il Cagliari. La Lazio soffrirà della mancanza di numerose assenze, in particolare quella di Klose. Il Napoli sta pagando lo scotto di una stagione molto intensa, con tanti impegni e con la delusione dell’eliminazione proprio in Champions League da parte del Chelsea. Ma Lazio-Napoli sarà anche la partita in cui i tifosi biancocelesti ricorderanno Giorgio Chinaglia, il giocatore simbolo della Lazio, artefice più di ogni altro di quel primo scudetto taargato 1974, che è rimasto nella storia di questo club e del calcio italiano. Abbiamo così voluto parlare di questo match con Felice Pulici, compagno di squadra di Chinaglia (il portiere), di quella straordinaria Lazio del primo scudetto. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



E’spareggio per l’Europa League: Che partita sarà Lazio-Napoli?

E’una partita importantissima, anche se le due squadre dovranno fare attenzione in questo finale del campionato anche all’Udinese.

Quali potrebbero essere i giocatori determinanti di questa partita?

Nella Lazio la difesa, che è di buon livello, nel Napoli è importantissimo l’attacco costituito dai “tre tenori”, Hamsik, Lavezzi e Cavani.



Quanto peserà l’assenza di Klose nella Lazio?

Pesa tanto da molto tempo, perché Klose sa tradurre in rete con la sua classe tutto il lavoro svolto da questa squadra.

Conterà il fattore campo?

Direi proprio di sì, perché questa sarà una serata particolare considerato anche l’omaggio che i tifosi biancocelesti faranno in onore di Chinaglia. Mi attendo un Olimpico pieno.

Sia Lazio che Napoli sembrano attraversare un periodo di flessione, soprattutto il Napoli.

Per il Napoli il motivo dipende anche dalla delusione dell’eliminazione in Champions League. Non sono d’accordo con chi diceva che questa uscita dalle coppe avrebbe aiutato il Napoli. Penso che la delusione di un’eliminazione europea si paga sempre, basta vedere quello che è successo oggi al Milan.



E il duello tra gli strateghi Reja e Mazzarri quanto conterà?

Tantissimo, perché sia le scelte iniziali, sia le scelte dei cambi potrebbero essere decisive nell’esito del risultato della partita.

Ci sarà anche una bella sfida tra Marchetti e De Sanctis, due dei migliori portieri del campionato…

 

Marchetti in questo momento mi sembra superiore. Da quando ha recuperato dall’infortunio sta facendo cose straordinarie.

 

Il suo pronostico?

Mi auguro che vinca la Lazio, proprio perché sarà una serata particolare, quella in cui si ricorderà Giorgio Chinaglia.

 

Lei faceva parte di quella squadra che vinse nel 1974 lo scudetto, in cui c’era Chinaglia. Che personaggio era?

Un grande calciatore, un trascinatore, direi un rivoluzionario per il calcio che c’era stato fino ad allora. Trascinatore di una Lazio fatta di grandi uomini, prima che di grandi atleti, allenati da quel tecnico straordinario che era Tommaso Maestrelli.

 

Qualche rammarico per quelle stagioni biancocelesti?

Quello di aver perso lo scudetto nel 1973 in circostanze strane.

 

Cosa le ha provocato la morte di Chinaglia?

Naturalmente tantissima tristezza. La sua scomparsa ci ha lasciato un vuoto incolmabile e credo proprio che stasera i tifosi faranno di tutto per ricordarlo in tutti i modi.

 

 

(Franco Vittadini)