Come da tradizione, la spedizione olimpica italiana comincia anche quest’anno con la cerimonia al Quirinale durante la quale il presidente della Repubblica consegna ufficialmente al portabandiera azzurro la bandiera che verrà utilizzato durante la cerimonia inaugurale. Dunque oggi i protagonisti sono stati Giorgio Napolitano, Valentina Vezzali e Oscar De Pellegrin, che sarà il portabandiera dell’Italia alle successive Paralimpiadi. La delegazione de Coni comprendeva oltre 80 atleti olimpici, con in testa il presidente del Coni Gianni Petrucci e naturalmente la portabandiera Vezzali, che sono stati ricevuti nel Salone dei Corazzieri al Quirinale, alla presenza anche del ministro con delega allo sport, Gnudi. Tra gli atleti più rappresentativi presenti oggi e che ci rappresenteranno a Londra 2012 possiamo citare l’olimpionico di pugilato Roberto Cammarelle, l’argento di Pechino nel taekwondo Mauro Sarmiento (che promette di radersi i capelli in stile-Hamsik in caso di medaglia ai Giochi), la squadra di pallavolo maschile al completo, il c.t. della pallanuoto Sandro Campagna e il portiere Stefano Tempesti in rappresentanza del Settebello campione del mondo.
L’appuntamento per gli atleti era al Foro Italico, e per raggiungere il Quirinale hanno utilizzato bus scoperti turistici, che hanno consentito di ammirare le bellezze di Roma. Scortati dalle forze dell’ordine, gli azzurri sono stati applauditi e salutati dalle persone sul loro percorso. Anche questo ha contribuito a creare un clima allegro, con tante pacche sulle spalle fra atleti di diverse discipline che si incontrano raramente.
L’incontro ha avuto inizio con le parole di Petrucci, che ha ricordato la recente visita di Napolitano a Euro 2012: “Caro presidente, ci ritroviamo dopo il viaggio in Polonia, dove lei ha dimostrato grande vicinanza alla Nazionale di calcio, scendendo anche negli spogliatoi per incitare i nostri azzurri. La sua vicinanza è per tutto lo sport. Qui siamo con una delegazione di atleti che si sono sacrificati per arrivare all’Olimpiade. E se un atleta nel tempo diventa ‘ex’ campione del mondo, resterà per sempre olimpionico. Per l’importanza di questo appuntamento siamo felici di sapere che lei sarà presente al nostro fianco alla cerimonia di apertura a Londra”.
Nella risposta dunque anche Napolitano parte dal calcio per arrivare alle Olimpiadi: “C’ero a Danzica e arrivò un pareggio con la Spagna che vale una vittoria, che poi è arrivata con due bei gol all’Irlanda, insieme alla qualificazione. Ecco, nello sport si vince e si perde, ma se riusciamo negli alti e bassi a non perdere e poi vincere è meglio. Il processo di unificazione europea, che è fondamentale, nulla toglie allo spirito di una nazione, che voi atleti rappresenterete al meglio a Londra, dove spero proprio di esserci. Uno spirito fatto di storia e cultura ben simboleggiato dallo sport che è espressione elevata. Sappiate rappresentare bene la nostra Italia”, ha concluso con evidente commozione. Questo invece è stato il saluto del presidente Gnudi: “L’Olimpiade è momento di fratellanza che unisce i popoli. Si cercherà di vincere, ma l’importante è partecipare in maniera degna e senza scorciatoie, perché voi atleti siete esempio per tutti i giovani”. Infine i due grandi protagonisti, i portabandiera. La Vezzali è apparsa visibilmente commossa nel momento in cui ha ricevuto il tricolore: “Per me è motivo di grande orgoglio. E posso assicurarle, presidente, che quando il 27 luglio entreremo nello stadio si accenderà dentro noi il fuoco per rappresentare al meglio l’Italia. Cercheremo di vincere, ma non sempre si potrà”. Queste invece le parole del portabandiera paralimpico, Oscar De Pellegrin: “Rappresentare lo sport paralimpico è per me motivo di grande emozione. Perché lo sport unisce tutte le diversità”.