Inghilterra-Italia si chiude 2-4 dopo la lotteria dei calci di rigore. Quarto di finale che dunque sorride alla nazionale di Prandelli, mai così brillante in questo europeo nonostante i troppi errori sotto rete confezionati da Balotelli e compagni. Una partita tatticamente perfetta quella degli uomini vestiti d’azzurro, sempre sul pezzo ed aiutati dall’atteggiamento sin troppo prudente dell’Inghilterra di Roy Hodgson. La nazionale dei quattro leoni preferisce infatti rintanarsi nella propria metà campo e lasciare il pallino del gioco nelle mani dell’Italia sin dai primissimi minuti. Ne esce una contesa a senso unico, nel quale gli azzurri surclassano sotto il piano del gioco gli inglesi. Ben 64% di possesso palla e 35 conclusioni totali, contro i nove tentativi degli uomini della regina. Un’Inghilterra tenuta a galla soltanto dalla sterilità offensiva di Balotelli e Cassano da un lato, e dalla fortuna, sotto forma di legni dall’altro (ben due quelli colpiti dagli uomini di Prandelli). Il dominio degli azzurri, per quanto insufficiente per evitare la lotteria dei rigori, può esser spiegato con la differente prestazione confezionata dai due centrocampi. La linea formata da Pirlo, Marchisio e De Rossi (ben supportati dal falso trequartista Montolivo) ha garantito la superiorità numerica al cospetto di Gerrard e Parker, costantemente presi d’infilata e dominati sotto il piano fisico e del ritmo. Migliore in assoluto il metronomo della Juventus, praticamente onnipresente e sempre preciso nello smistare il pallone, con aperture geniali e filtranti deliziosi disseminati per tutti i 120 minuti di gioco.



Nei 120′ minuti di partita non ci sono stati gol ma sicuramente tante emozioni. E l’Italia ha iniziato a dare emozioni subito visto che dopo pochi minuti un lancio dalla destra di Abate si trasforma in un assist per De Rossi che da fuori area con un sinistro al volo d’esterno coglie un palo clamoroso con Hart, portiere dell’Inghilterra, completamente battuto. Subito dopo però è l’Inghilterra a far paura, un’azione dalla destra di Milner porta Johnson al tiro praticamente a due passi da Buffon che smanaccia da grande campione. L’Italia sbaglia molto soprattutto con Balotelli. L’altro clamoroso palo dell’Italia arriva nei tempi supplementari. Diamanti, entrato al posto di Cassano nel secondo tempo, prova un cross per Nocerino con il sinistro. L’assist è troppo lungo ma la palla improvvisamente prende un giro strano che sta per beffare Hart. Ma è ancora una volta il palo a salvare l’Inghilterra di Hodgson. E si va così alla lotteria dei calci di rigore. Il primo a battere è Mario Balotelli che contro il proprio compagno di squadra al Manchester City Hart, riesce a segnare mettendo il pallone forte alla destra del portiere inglese che però aveva intuito. Per l’Inghilterra è Gerrard che mette il pallone sul dischetto e batte Buffon con un tiro simile a quello di Balotelli. L’Italia sbaglia il secondo rigore con Montolivo che prova a imitare Balotelli ma il suo tiro finisce fuori. Disperazione azzurra per l’errore del neo giocatore del Milan. Per l’Inghilterra va Rooney che spiazza Buffon. Dopo Montolivo è il turno di Pirlo che fa venire i brividi a tutti con un cucchiaio stile Totti e batte Hart. Per l’Inghilterra tocca a Young che per tutto il tempo non guarda Buffon. Segnali di paura per l’inglese che infatti manda il pallone sulla traversa. L’Italia trova il pareggio. Sul dischetto si presenta Nocerino che batte Hart spiazzando il portiere inglese. Per l’Inghilterra tocca a Cole. Anche lui non guarda Buffon e infatti il suo tiro è debole e permette al portiere azzurro di bloccare la presa. Attenzione, adesso tocca all’Italia che ha nei piedi di Diamanti il gol della qualificazione alle semifinali. Il calciatore del Bologna (riscattato interamente dal club felsineo), batte di sinistro e spiazza completamente Hart. Gli azzurri di Prandelli sono meritatamente in finale. La gioia dei giocatori dell’Italia che corrono ad abbracciare Diamanti e a consolare Montolivo che aveva sulla coscienza l’errore del dischetto. Ora per l’Italia la prova più difficile giovedì sera contro la Germania. Una semifinale che ricorda tanto quella del Mondiale 2066 proprio in Germania con gli azzurri di Lippi che vinsero nei supplementari con l’allora Nazionale di Klinsmann. Adesso le cose sono completamente cambiate, gli uomini di Low hanno formato una corazzata. Ma Prandelli e gli azzurri non vogliono fermarsi.



Delusione e felicità. Le sfide ad eliminazione diretta presentano sempre questa doppia faccia della medaglia. Emblema del primo sentimento è l’Inghilterra di Roy Hodgson, per la quale sono ancora una volta indigesti i calci di rigore. “”I giocatori hanno davvero lottato duramente. I tifosi lo hanno apprezzato, sono stati magnifici, non ho mai visto un tale enorme sostegno. Con i rigori speravo che fosse arrivato il nostro momento.” Sulla scelta dei rigoristi il C.T britannico non mostra rimpianto. “I cinque che abbiamo scelto per i rigori erano molto buoni. Ashley Cole e Ashley Young si sono proposti per tirare. Ma non si può interpretare la stanchezza, non è possibile riprodurre la pressione, non è possibile riprodurre la tensione nervosa. Gli italiani hanno retto la pressione meglio di noi ed il rigore di Pirlo ne è l’esempio perfetto”. Al settimo cielo è invece Cesare Prandelli. “Abbiamo giocato una grande partita, meritavamo di vincere, siamo stati non bravissimi, ma di più. Abbiamo avuto pazienza e giocato alla grande. Poi ai rigori ci vuole anche fortuna. Abbiamo giocato con cuore carattere e grandi idee. Siamo stati grandi. La squadra ha avuto un grande spirito, abbiamo giocato bene e non li abbiamo mai fatti ripartire, anche con i lanci lunghi abbiamo coperto bene sulle sponde di Carroll. Loro sono una grande squadra, ma noi li abbiamo fermati. La Germania è favorita, ma adesso godiamoci la festa e poi tra due ore penseremo alla semifinale”.

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