E’ iniziato dal Belgio con una cronometro, il Tour de France 2012. Nella tappa disputata nelle strade di Liegi, ha vinto come al solito lo specialista delle gare contro il tempo Fabian Cancellara. Il corridore elvetico ha approfittato però della caduta dell’altro favorito Tony Martin. Cancellara ha terminato questo cronoprologo di 6,1 chilometri in 7 minuti e 13 secondi, A 7 secondi Bradley Wiggins e Sylvain Chavanel. Vincenzo Nibali è arrivato con un distacco di soli 18 secondi. Siamo comunque solo all’inizio di un Tour che si presenta incentrato proprio sulle corse contro il tempo con 2 soli arrivi in salita. Un Tour che probabilmente vivrà della rivalità del corridore britannico Bradley Wiggins contro il corridore australiano Cadel Evans, con il nostro Vincenzo Nibali a fare da outisider importante per la vittoria finale. Per parlare di questo Tour 2012 abbiamo sentito Gianni Bugno. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Come giudica la tappa di oggi con la vittoria di Cancellara?
Credo che non ci si deve sorprendere della vittoria di Cancellara. Non penso che la tappa di oggi abbia detto niente di nuovo.
Quale sarà il protagonista e il possibile vincitore di questo Tour?
Sono Evans e Wiggins i corridori che potrebbero far meglio in questo Tour. Forse Wiggins ha più possibilità di vincere il Tour per la presenza di tante cronometro.
E i suoi rivali più importanti?
Sono sempre i soliti i corridori che possono far bene, anche Nibali ha le possibilità di ben figurare.
Vede quindi bene Nibali?
Si lo vedo preparato, motivato al punto giusto per fare un grande Tour de France.
Non è un Tour però con troppa cronometro?
Se vai al Tour devi accettare le sue regole, il percorso che viene fatto, con la presenza di tante corse contro il tempo.
Si sentirà l’assenza di Contador?
Lui è il corridore più forte nelle corse a tappe. E probabilmente avrebbe sicuramente avuto la possibilità di far bene. Ma bisogna anche dire che quello che conta è vedere i corridori partecipanti al Tour e giudicare la corsa francese non per gli assenti ma per chi vi corre realmente.
E si sentirà l’assenza di Andy Schleck?
Anche per Schleck vale lo stesso discorso di Contador. Sono stati i due primi classificati del Tour di due anni fa. Ma bisogna guardare i concorrenti di questa edizione del Tour 2012.
Ritornerebbe al Tour con le nazionali?
Era un ciclismo diverso, molto diverso da quello attuale. Ora rimangono fuori molte squadre dalle edizioni del Tour moderno, anche del Tour 2012. Con il Tour ridotto alle squadre nazionali aumenterebbe di tanto l’assenza di tanti corridori alla corsa francese. Quindi penso sia una cosa improponibile ai giorni nostri.
(Franco Vittadini)