La Russia è in vantaggio 2-0 sulla Repubblica Ceca al termine del primo tempo. E che Russia: forse dobbiamo lievemente rivalutare quello 0-3 subito dalla nostra Nazionale qualche giorno fa. La squadra messa in campo da Advocaat, vecchia volpe, è uno spettacolo: parte contratta e timorosa, ma appena vede un centimetro di spazio parte con furia incredibile e si incunea dove e quando vuole nella difesa ceca. Ce, va detto, ci mette del suo. Così la Repubblica Ceca, dopo un buon inizio però non sfruttato a dovere, cade nel giro di 9 minuti sotto i colpi russi, che segnano due volte e in altrettante occasioni sfiorano la rete. Vantaggio al momento strameritato insomma, e occhio a questa squadra che dopo la semifinale del 2008 potrebbe ripetersi.
La Russia non presenta sorprese: 4-3-3 identico a quello che ci ha affondati a Zurigo, con Kerzhakov riferimento in attacco solo in teoria, perchè poi Dzagoev e Arshavin spesso e volentieri si scambiano la posizione con lui; così come fanno Shirokov e Zyryanov a centrocampo. La Repubblica Ceca, non più lo squadrone di fine anni Novanta-inizio Duemila, si affida a Rosicky e Plasil a impostare, e Baros per i gol. Inizio con tanti falli: si sente la pressione. Dopo circa dieci minuti di nulla la Repubblica Ceca inizia a macinare gioco sulla destra con la coppia Gebre Selassie-Rezek, ma due veterani come Berezutski e Ignashevich non si fanno sorprendere. Così la Russia al 15′ fa vedere a tutti perchè non deve essere sottovalutata: gioco che come una fisarmonica si stringe al centro e si allarga sulla destra, Zyryanov puntualissimo arriva al cross sul quale ci sarebbero almeno tre russi pronti a colpire, lo fa Kerzhakov di testa e prende Cech in controtempo, ma la palla è sul palo. La difesa però si è mossa sui tagli russi, e allora Alan Dzagoev può colpire in tap in per il gol del vantaggio. I cechi accusano il colpo ma ripartono a spron battuto, e sbagliano: invece di ragionare si buttano avanti come un animale ferito, ma prestano il fianco alla Russia che riparte come un esercito impazzito ma nonostante tutto organizzatissimo: ancora Dzagoev viene liberato con davanti un’autostrada, entra in area ma invece di piazzare spara un bolide che finisce largo. Poco male per Advocaat: al 24′ Arshavin, palesemente di un’altra categoria anche quando non combina grandi cose, parte a sinistra e pesca il taglio di Kerzhakov. L’attaccante dello Zenit non ci arriva, ma dietro ha tagliato Shirokov che anticipa l’uscita di un titubante Cech. 2-0 e partita che sembra in ghiaccio, anche se la Russia avrebbe il colpo del kappaò definitivo e lo spreca con Kerzhakov, che manda alto su un cross da sinistra al termine di un’altra splendida azione. La reazione russa sta tutta in un colpo di testa centrale di Rezek che fa il solletico a Malafeev, e in un tiro di Jiracek che non trova il bersaglio. All’intervallo il punteggio è fin troppo benevolo per la squadra di Smuda, che però in certi tratti della frazione ha mostrato di poter spingere e arrivare al limite senza troppi problemi. Davanti, però, serve ben altro.
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