Questa sera si è corso, come da tradizione, il primo Palio di Siena dell’anno 2012, e a vincere è stata la contrada dell’Onda. IlPalio di Siena di inizio luglio è dedicato alla Madonna di Provenzano, mentre quello del 16 agosto è dedicato alla Madonna Assunta, ad indicare le radici della città. La gara era come sempre attesissima, con la piazza folta di gente entusiasta e con l’attenzione di persone provenienti da tutto il mondo, affascinate da questa città, da questa piazza e da questa gara unica al mondo sotto ogni punto di vista. La gara del 16 agosto è infatti più “turistica” (anche considerato il periodo in cui si disputa), ma i senesi sentono con uguale passione entrambe le corse. Il cerimoniale è iniziato come da programma alle ore 18.45, con il consueto ingresso dei fantini e rispettivi cavalli sul circuito. Da lì ha avuto inizio un rito, anzi potremmo quasi dire una liturgia complicata ed affascinante, tanto che la gara ha avuto inizio quasi un’ora dopo, per poi vivere in un tempo rapidissimo, quello necessario a coprire i tre giri della celeberrima Piazza del Campo, cuore pulsante della città toscana: ricordiamo anche che una delle particolarità del regolamento prevede che l’unica cosa importante è percorrere questi tre giri del circuito, non se il cavallo arrivi con il fantino in sella o meno; a vincere, infatti, è il destriero, che rappresenta la contrada. Questa volta però tutto è andato tranquillo, forse perchè al via si sono presentate solo otto contrade, e certamente perchè non c’erano in campo particolari rivalità. Atmosfera tranquilla, dunque, per quanto possa essere tranquilla l’atmosfera di un palio. La contrada che vince diventa di fatto la “padrona” della città, il fantino diventa un eroe, si celebra fino a notte inoltrata: qualcosa che a parole non si può descrivere se non lo si è vissuto, in città è davvero fondamentale.



Ieri invece era stato presentato il Drappellone che è andato al vincitore del Palio, cioè all’Oca: l’opera è stata realizzata da Claudio Carli, originario di Assisi, che ha inserito dei richiami alla sua città, rappresentando l’arrivo di San Francesco a Siena, datato 1212. Come detto, i partecipanti sono stati otto e non dieci, perché la Tartuca è stata squalificata per una infrazione di un processo retrossale della terza falange dell’anteriore sinistro del cavallo, mentre la Chiocciola non ha preso il via, come era annunciato già da alcune ore.



L’ordine di ingresso al canape premiava l’Onda, che riceveva la prima posizione. Le altre contrade partecipanti erano la Giraffa, il Leocorno, la Selva, l’Aquila, il Nicchio, il Drago e il Bruco. La Provaccia di questa mattina è stata vinta dalla contrada del Bruco, e ancora una volta chi l’ha vinta non si è ripetuto al pomeriggio.

I preparativi sono stati come al solito molto lunghi, compresa una partenza abortita a causa del cavallo del Nicchio imbizzarrito. La gara invece non ha avuto storia: il binomio formato dal cavallo Ivanov e dal fantino Luigi Bruschelli, detto Trecciolino (un’autorità in quanto a Palii vinti) ha dominato dall’inizio all’arrivo. Partiti in testa grazie al vantaggio in partenza, hanno subito scavato un ottimo margine e per tutti gli altri è stato impossibile riprenderli. All’arrivo le consuete scene di giubilo, ancor più comprensibili visto che l’Onda non vinceva da 17 anni.