E’ stato sorteggiato ieri sera il calendario di serie A, stagione 2012/2013 (clicca qui per le date delle partite di serie A 2012/2013). Come al solito c’era grande curiosità per scoprire l’esordio delle squadre candidate allo scudetto, come si svilupperà la battaglia per la salvezza, quando arriveranno i big match… tutto svelato: si parte con Juventus-Parma, Pescara-Inter e Milan-Sampdoria. Il primo big match è Inter-Roma alla seconda giornata (c’è anche Udinese-Juventus), il primo derby Milan-Inter alla settima. A guardarlo così, sembra che nessuno sia stato troppo scontentato: non c’è squilibrio sull’inizio o la fine, nè spicca una serie troppo terribile di partite. Detto ciò, il presidente del Napoli De Laurentiis, autore lo scorso anno di un’uscita plateale e letterale (in motorino, dopo un insulto non troppo velato) ha avuto modo di lamentarsi anche stavolta: “Non è una situazione equilibrata: la Lega è casa nostra, eppure sembra non esserlo. Sembra che alcuni vogliano fare i primi della classe, ci sono figli e figliastri, noi abbiamo un finale molto più difficile di Milan e Juventus”. Vero, il Napoli giocherà contro la Roma all’ultima giornata, ma va anche detto che prima ha una serie piuttosto facile, almeno sulla carta. Per commentare i sorteggi, e gettare uno sguardo al campionato che verrà, abbiamo contattato Mario Sconcerti, opinionista di SkySport ed editorialista de Il Corriere della Sera. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net:



Dando una rapida occhiata al calendario, balza all’occhio Napoli-Roma all’ultima giornata: è forse l’aspetto più “particolare”?

Sì, direi quella partita, senza dimenticare Udinese-Inter. Per il resto, credo che siamo di fronte a giornate e incontri tutto sommato normali.

Cosa possiamo dire del calendario? Subito grandi sfide, alla seconda Inter-Roma e Udinese-Juventus…



Porrei l’accento sul fatto che siamo tornati ai quattro grandi derby metropolitani (Roma, Milano, Torino, Genova) e che in questo campionato sono presenti le vincitrici di tutti gli scudetti della storia italiana: mancano solo il Verona e la Pro Vercelli. Quindi, sarà un torneo senz’altro di valore e sicuramente tradizione.

Di solito si dice: meglio iniziare con squadre più abbordabili. E’ d’accordo?

Più che le partite in sè, ricordo un dato: lo scorso anno, dopo 4 giornate, la Juventus aveva 8 punti, il Milan 5. Quei punti di differenza sono rimasti fino alla fine, sono stati 4 ma la sostanza non cambia. Questo ci dice che è importante partire bene.



Perciò condivide: meglio partite semplici all’inizio…

Non è un problema di “semplice”: il Milan parte male da due anni pur con un calendario facile. E’ un problema di arrivare strutturati all’inizio del campionato.

Cosa intende?

Le squadre piccole arrivano in condizione atletica, poi però quando viene a mancare quella emergono le altre squadre, le grandi, che sanno unire l’atletismo alla tecnica. L’ideale sarebbe sempre essere in forma sotto entrambi i punti di vista.

Come vede i rapporti di forza della prossima stagione?

Al 26 luglio c’è una squadra che l’anno scorso ha vinto il campionato ed è l’unica che si è rinforzata per davvero: gli spazi, per le altre, si sono ristretti. La Juventus parte davanti, poi io vedo quattro squadre sullo stesso piano, e cioè Milan, Napoli, Inter e Roma. Poi c’è la Lazio, e vediamo l’Udinese, che ogni anno è sempre una scoperta.

Per finire: uno sguardo al calcioscommesse. Come giudica la decisione di Conte che, pare, possa patteggiare? E quanto perde la Juventus senza il suo allenatore, se lo perderà?

Intanto, bisogna vedere se Conte patteggerà davvero; se lo farà, di fatto ammetterà la sua colpa, perciò già in sè non sarà bellissimo scoprire che è colpevole. Poi, stiamo parlando di omessa denuncia: non ci sarà una compromissione del lavoro di Conte, nè della stagione.

Ovvero?

La Juventus incontrerà una grossa scomodità: non sarà facile, nel caso. Ma non credo sarà un fattore decisivo per l’andamento della stagione dei bianconeri.

 

(Claudio Franceschini)