Lunedì 20 agosto alle ore 14, presso l’ex Ostello della Gioventù al Foro Italico, si svolgerà il procedimento sportivo di secondo grado di fronte alla Corte di Giustizia Federale, relativo al filone d’inchiesta sul calcio scommesse condotto dalla Procura della Repubblica di Cremona; il giorno seguente, martedì 21 agosto, in questo caso con inizio alle ore 9.30 è previsto invece l’appello sul filone d’inchiesta della Procura di Bari. Nei due giorni di processo torneranno alla sbarra tutti i protagonisti visti al Foro Italico già due settimane fa. Il Procuratore federale, Stefano Palazzi, si è infatti appellato contro i proscioglimenti decisi dalla Disciplinare (con l’eccezione del portiere della Samp, Daniele Padelli) anche in merito a Udinese-Bari: sono attesi gli juventini Leonardo Bonucci (ex-Bari) e Simone Pepe (ex- Udinese), il torinese Salvatore Masiello (ex-Bari), il senese Nicola Belmonte, ma anche l’Udinese chiamata a rispondere nuovamente per responsabilità oggettiva per l’ex Pepe.
In aula si tornerà a parlare anche di Bologna-Bari, dato che Palazzi ha fatto ricorso sia contro il proscioglimento dell’ex capitano del Bologna, Marco Di Vaio, sia contro la derubricazione da illecito ad omessa denuncia del difensore felsineo Daniele Portanova: così torna a rischiare la penalizzazione in classifica anche il Bologna (Di Vaio e il Bologna erano stati prosciolti; Portanova squalificato 6 mesi per omessa denuncia). Il nuovo punto di forza del Procuratore sarebbe il tabulato telefonico che dimostrerebbe l’esistenza della telefonata tra i due calciatori.
Gli avvocati Giulia Bongiorno, Luigi Chiappero e Antonio De Rensis, invece, proveranno a far assolvere il tecnico bianconero Antonio Conte, o, quantomeno, a convincere i giudici della Corte di Giustizia federale a ridurgli la durata dello stop di 10 mesi.
L’obiettivo di Palazzi dovrebbe essere quello di riabilitare in toto la credibilità dell’ex capitano del Bari, Andrea Masiello, sulle cui dichiarazioni si basa gran parte del procedimento relativo agli atti trasmessi dalla Procura di Bari. Sarà impugnato quindi anche il proscioglimento dell’ex leccese Giuseppe Vives, per Bari-Lecce: l’accusa vorrebbe la sua condanna per illecito e la penalizzazione del club salentino, gia’ escluso dalla Disciplinare dalla Serie B, assieme al Grosseto.
Contro i pentiti Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio, pilastri del procedimento nato dal lavoro della Procura di Cremona, era indirizzata invece la protesta del calciatore del Siena Emanuele Pesoli, squalificato in primo grado per tre anni per la tentata combine di Siena-Varese. Dopo quattro giorni trascorsi incatenato davanti alla sede romana della Figc, il trentaduenne difensore di Anagni, ha interrotto ieri il suo sciopero della fame. Domani mattina Pesoli sarà ricevuto dal presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete. ”Gli parlerò col cuore in mano”, ha detto Pesoli, “lo guarderò negli occhi, ma so che non può fare nulla se non darmi un appoggio morale”.