Calcioscommesse atto secondo: lunedì comincia il processo di secondo grado. I legali di Antonio Conte hanno pronto il piano per patteggiare la riduzione dei dieci mesi di stop inflitti all’allora tecnico del Siena. Il procuratore capo di Cremona intanto su Libero avverte: “Non è ancora finita”.
Lunedì alle 14, presso l’ex Ostello della Gioventù al Foro Italico, a Roma, riparte con il secondo grado il processo per il calcioscommesse che si è avviato sui filoni dell’inchiesta della procura di Cremona. Seduta tattica, è il caso di dirlo per i legali di Conte, Giulia Bongiorno, Luigi Chiappero, Antonio De Rensis, che a Vinovo nel week end stanno preparando la difesa del tecnico della Juventus e del suo vice all’epoca di Siena, Angelo Alessio. Mentre il secondo grado procede, Roberto Di Martino, procuratore capo a Cremona, in un intervista rilasciata al quotidiano Libero ricorda però che “non è ancora finita”: il tribunale che ha dato avvio al processo sul calcioscommesse dovrà sentire ancora Erodiani e altri testi tra cui anche un giocatore in attività nei guai per riciclaggio.
Martedì 21 agosto, in questo caso con inizio alle ore 9.30, è previsto invece l’appello sul filone d’inchiesta della Procura di Bari. Nei due giorni di processo torneranno alla sbarra tutti i protagonisti visti al Foro Italico già due settimane fa. Il Procuratore federale, Stefano Palazzi, si è infatti appellato contro i proscioglimenti decisi dalla Disciplinare (con l’eccezione del portiere della Samp, Daniele Padelli) anche in merito alla partita Udinese-Bari: sono attesi gli juventini Leonardo Bonucci (ex-Bari) e Simone Pepe (ex- Udinese), il torinese Salvatore Masiello (ex-Bari), il senese Nicola Belmonte, ma anche l’Udinese chiamata a rispondere nuovamente per responsabilità oggettiva per l’ex Pepe.
In aula si tornerà a parlare anche di Bologna-Bari, dato che Palazzi ha fatto ricorso sia contro il proscioglimento dell’ex capitano del Bologna, Marco Di Vaio, sia contro la derubricazione da illecito ad omessa denuncia del difensore felsineo Daniele Portanova: così torna a rischiare la penalizzazione in classifica per resposabilità oggettiva anche il Bologna (Di Vaio e il Bologna erano stati prosciolti; Portanova squalificato 6 mesi per omessa denuncia).
Il nuovo punto di forza del Procuratore sarebbe il tabulato telefonico che dimostrerebbe l’esistenza della telefonata tra i due calciatori. Non dimentichiamo infine che è ancora in bilico il destino di Lecce e Grosseto, le due società che secondo le sentenze di primo grado dovrebbero essere retrocesse dalla serie B alla Lega Pro, e di riflesso aspettano anche Vicenza e Nocerina, le società che sarebbero ripescate nel campionato cadetto al posto di pugliesi e toscani.