Ed è arrivata anche la terza medaglia d’oro a queste Olimpiadi di Londra 2012. L’ha conquistata, proprio nel giorno del suo ventottesimo compleanno, Daniele Molmenti, nella gara K1 slalom di canoa. Lui che ha come allenatore Pierpaolo Ferrazzi, olimpionico a Barcellona ’92. E’ sceso a 93 secondi e 43 centesimi vincendo questo oro olimpico, l’unico trofeo che mancava alla sua bacheca già ricca di successi. Ben 21 titoli italiani tra assoluti e di categoria, 5 ori ai Campionati Europei, 1 oro ai Mondiali. Era strafavorito per questa gara e ha trionfato alla grande, superando il ceco Hradilek e il tedesco Aigner. La canoa alle Olimpiadi ci regala sempre una sequela di medaglie come quelle conquistate da Antonio Rossi, che abbiamo sentito per commentare questo successo di Molmenti. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.



Grande Daniele Molmenti, una prova di straordinaria bravura tecnica.

Non ci sono parole, non c’è proprio niente da commentare. Daniele ha fatto una grande gara, ha dato il massimo e ha ottenuto la medaglia d’oro, meritatissima.

Quali sono i motivi di questo successo?

Il modo con cui Daniele è arrivato a questo appuntamento, nella massima serenità possibile, aiutato dalla Federazione, dalla sua società, il Gruppo Sportivo Forestale, dal Coni. L’hanno supportato in tutto, consentendogli di allenarsi nel migliore dei modi e di andare a provare il percorso della prova olimpica. E poi naturalmente grande importanza ha avuto il suo allenatore Pierpaolo Ferrazzi, già olimpionico a Barcellona ’92.



Un giudizio globale su questo atleta?

E’ molto forte, molto preparato, ha dimostrato oggi tutte le sue qualità tecniche, quelle che gli hanno consentito di essere ai vertici di questo sport in questi anni.

Si aspettava questa vittoria?

Sì, me la aspettavo. Lo dicevo da tempo a tutti che Daniele ci avrebbe regalato una medaglia d’oro a Londra 2012. Non ho sbagliato le previsioni.

Quali sono i consigli che Pierpaolo Ferrazzi ha dato a Daniele?

Quello di non essere irruente, di affrontare la gara con la maggiore tranquillità possibile. Daniele non è emotivo, ma spesso vuole strafare e questo non va bene in uno sport come la canoa.



La canoa italiana dimostra di essere una fucina di campioni.

Dal 1992 portiamo a casa una medaglia, posso dire che siamo una garanzia per lo sport italiano alle Olimpiadi. Ci sono stati personaggi come Oreste Perri, lo stesso Pierpaolo Ferrazzi, ci sono stato io, tanto per citare solo qualche nome degli atleti che hanno reso grande lo sport della canoa in Italia.

Siete un po’ come la scherma …

No, non esageriamo; però abbiamo tradizione, tecnici preparati, passione di tanti tesserati. Si può tranquillamente dire che è uno sport che ha una sua base. Le vittorie non nascono per caso e ora eccoci qui a festeggiare questa vittoria di Daniele Molmenti.

Daniele ieri ha anche compiuto gli anni: un motivo in più per offrire da bere a tutti…

No, verrà a Casa Italia, non toccherà certo offrire a lui. Lo farà, però, non appena tornerà a casa.

Un po’ come faceva lei un tempo con tutte le sue medaglie vinte: c’è nostalgia per quei successi?

Beh, effettìvamente di medaglie ne ho vinte 5 alle Olimpiadi. E’ stato proprio bello quel periodo, soprattutto mi manca la vita da atleta di allora, poi di conseguenza venivano le vittorie. Ora tocca a Daniele, sono felicissimo per lui. Una grande gioia per tutto il mondo della canoa italiana.

 

(Franco Vittadini)