Arrivano altre notizie dal fronte sempre caldo del calcioscommesse, ma in questo caso sono buone notizie, in particolare per i tifosi di Genoa e Sampdoria. Infatti oggi è giunta la richiesta di archiviazione del p.m. di Genova, Biagio Mazzeo, per gli ex giocatori del Genoa Domenico Criscito, Omar Milanetto, Dario Dainelli e Rodrigo Palacio, indagati per ipotesi di frode sportiva nell’ambito della presunta combine per il derby Genoa-Sampdoria dell’8 maggio 2011, terminato 2-1 per i rossoblù. Un punto in favore della regolarità di quella partita drammatica, con la vittoria genoana in extremis – griffata dalla rete dell’argentino Mauro Boselli – che fu determinante per la retrocessione in serie B dei cugini doriani. Possono sorridere anche i tifosi dell’Inter, dal momento che non ci saranno ulteriori conseguenze per Palacio, che come tutti sanno ora è un giocatore nerazzurro. Sospiro di sollievo naturalmente per tutti i giocatori coinvolti, e in particolare per Criscito, che ha già pagato alla vicenda un prezzo molto alto, cioè l’esclusione dalla Nazionale italiana che ha disputato gli Europei in Polonia ed Ucraina. Il pm Mazzeo ha quindi chiesto l’archiviazione dopo la famosa intercettazione dell’ultrà genoano Massimo Leopizzi, che parlava di una presunta combine di quel drammatico derby della Lanterna, in una vicenda in cui il presidente rossoblù Preziosi non è mai stato coinvolto e della quale gli indagati si sono sempre dichiarati estranei. Decisive in questo senso sono state le dichiarazioni del capitano rossoblù Marco Rossi e dell’ex doriano Luciano Zauri, che hanno negato di essere a conoscenza di qualsiasi ipotesi di combine.
Arrivano invece due condanne dalla Commissione Disciplinare Nazionale, che ha accettato i patteggiamenti proposti dai calciatori Paolo Domenico Acerbis e Inacio Josè Joelson nell’ambito del processo sportivo sul calcioscommesse della Procura di Cremona: entrambi i giocatori sconteranno una squalifica di due anni e sei mesi (30 mesi), e Joelson sarà pure costretto a pagare anche un’ammenda pari a 10 mila euro. Le posizioni dei due ex tesserati del Grosseto erano state stralciate dalla Disciplinare lo scorso 31 maggio, nella prima udienza del primo processo stagionale sullo scandalo Scommessopoli, perché all’epoca “non in grado di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa” a causa delle misure cautelari disposte il 28 maggio da Guido Salvini, giudice per le indagini preliminari della Procura di Cremona, nell’ambito dell’inchiesta New Last Bet.
Ricordiamo che il Grosseto si è salvato dallo spettro della retrocessione in Lega Pro (sorte che invece è toccata al Lecce), venendo sanzionato ‘solamente’ con sei punti di penalizzazione da scontare in questo campionato di serie B. Sono invece slittate al 26 settembre altre tre trattative per patteggiamenti nei casi di Bertani, Pellicori e Turati.