Otto successi consecutivi per l’Italia femminile di calcio in questo girone di qualificazione per gli Europei. Domenica con la Polonia e mercoledì con la Grecia le prossime partite. Di un’Italia delle donne che era guidata da Pietro Ghedin, attuale allenatore di quella Malta che affronterà gli azzurri a Modena in questa partita del girone di qualificazione ai Mondiali del Brasile 2014. Una partita fondamentale per l’Italia di Prandelli che ha stentato e deluso  nel suo primo incontro a Sofia in Bulgaria con un 2- 2 poco convincente. Servono punti, serve vincere anche con un largo scarto di gol che potrebbe  risultare utile per la differenza reti. E per capire, per conoscere meglio Pietro Ghedin, tecnico di Malta abbiamo intervistato una sua ex giocatrice Elisabetta Tona, capitana della Torres con cui ha vinto gli ultimi 3 scudetti. Lei che fa parte di questa nazionale femminile che appunto non sta deludendo. Abbiamo parlato con Elisabetta di calcio femminile e di Pietro Ghedin in questa intervista a Ilsussidiario.net.



Avete fatto un grande girone di qualificazione per gli Europei, con 8 vittorie consecutive, ora ci sono Polonia e Grecia…

Cercheremo di dare il meglio di noi stesse, perchè il nostro obiettivo è vincere tutte le partite del girone di qualificazione. Certo non sarà facile soprattutto nell’incontro contro la Polonia.



Per poi fare magari un grande Europeo…

Sarebbe bello vincerlo, ma certo ci saranno molte squadre l’anno prossimo in Svezia a giocarsi questo ambito trofeo. La stessa Svezia, la Francia, l’Inghilterra, nazionali queste ultime due che sono molto cresciute negli ultimi anni, la Germania. Noi comunque sogniamo la grande impresa, vogliamo fare un grande Europeo. 

Con Cabrini vostro nuovo allenatore che ha sostituito Ghedin ora alla guida della nazionale di Malta maschile. Cosa serve al calcio femminile italiano per esplodere?

Programmazione, magari della stessa Federcalcio e forse qualche sponsor, elementi che aiutino a creare quella base da cui tirare fuori campionesse di questo sport in Italia. 

Un giudizio su Ghedin, dal punto di vista tecnico e professionale?

Un allenatore preparato che ha sempre lavorato molto bene in tutti i sensi con noi in questi anni.

Com’era la sua gestione dello spogliatoio, c’era dialogo con la nazionale, con voi calciatrici?

Dialogava, parlava, c’era un buon rapporto con tutte le nazionali.

Usava metodologie di allenamento molto avanzate?

Più che altro si soffermava appunto sull’aspetto tattico-tecnico, utilizzando il 4-3-3. Con risultati buoni, visto l’andamento del’Europeo.

Come vedi questa sua panchina a Malta, dove peraltro era già stato?

Ha voluto tornare in una nazionale dove era già stato, dove si era trovato bene.

 

Lo ritieni maturo anche per squadre o club più importanti?

 

Penso che a questo punto il suo fine sia fare una carriera nell’ambito maschile, provando prima o poi a guidare qualche squadra di club di rilievo.

Per chi tiferai tra Malta ed Italia, considerato che ci sarà anche Ghedin?

 

Tiferò per l’Italia, perchè sono italiana e poi dopo la recente partita con la Bulgaria abbiamo assolutamente bisogno di punti. Certo dovesse scapparci un pareggio sarei contenta per Ghedin, ma forse è troppo importante vincere per gli azzurri in questo momento.

 

Lo ritieni un allenatore che dà spazio anche alle giovane promesse del calcio italiano?

 

L’ha sempre fatto durante tutta la sua carriera anche quando guidava la nazionale femminile di calcio. E’ molto attento alle giovani promesse del calcio italiano.

 

(Franco Vittadini)