Il calciomercato non si ferma mai. Gennaio al momento è ancora lontano, ma le grandi squadre hanno già iniziato a programmare le grandi manovre in vista della sessione cosiddetta di riparazione. Osservatori e dirigenti, come sempre, rivolgeranno un occhio particolare al Sudamerica, ed in particolare al Brasile. Con Mario Miele, agente Fifa e grande esperto di calcio verdeoro, abbiamo fatto in esclusiva una panoramica sui talenti accostati di recente ai club nostrani. Ecco le impressioni di Miele:



La Roma tiene d’occhio Elias dello Sporting Lisbona: cosa può dirci al riguardo? Si tratta sicuramente di un elemento importante, già nel giro della nazionale brasiliana. E’ un centrocampista di grande movimento, utile anche in zona gol. Ma gennaio è ancora lontano, è presto per parlare di cifre e valutazioni.



Invece Leandro Castan srmbra essersi inserito bene… E’ un combattente, un difensore dotato di personalità che garantisce una buona continutà di rendimento. Se proseguirà sulla strada su cui ha cominciato, potrà essere una sorpresa del nuovo campionato.

Spostiamoci sull’altra sponda della Capitale. Che ci dice del ritorno di fiamma della Lazio per Breno? Una vicenda che ha forti implicazioni extracalcistiche… Sì, lì dipenderà tutto dal processo d’appello (Breno è in carcere per incendio doloso, ndr). E’ da vedere se il ragazzo subirà o meno uno sconto di pena. Al di là di tutto questo, mi pare un affare troppo rischioso. Parliamo di un giocatore che ha un carattere difficile, che ha avuto tanti problemi in Germania, ai tempi del Bayern.
Meglio Ederson, magari, anche se non mancano le perplessità sulle sue condizioni fisiche… Altrochè! Io sono due anni che non lo vedo giocare.



Da Roma ci spostiamo a Milano, esattamente in casa Inter. Paulinho o Fernando, chi è più adatto per il centrocampo di Stramaccioni? Penso Paulinho. Anche lui, come Elias, è un giocatore di movimento, un incursore. Credo che si possa integrare al meglio con uno come Guarin, ad esempio, fermo restando che anche Fernando, che ha giocato assieme al colombiano al Porto, è un ottimo giocatore. Sono due prime scelte.

Non è brasiliano, ma il colombiano Arias, 20enne esterno destro dello Sporting Lisbona, potrebbe colmare il vuoto lasciato dalla partenza di Maicon.Per la verità, non conosco benissimo la sua situazione. L’ho visto giocare qualche volta, so solo che è un ottimo giocatore, di prospettiva.

Un po’ come Bruno Dybal, che piace al Milan, che in lui avrebbe visto un novello Kakà…

Strano, perchè Dybal è un tipo di giocatore completamente diverso. Non è uno scattista come Kakà, è più un regista, fermo restando che ha un grande avvenire. Per adesso, comunque, non dobbiamo caricare troppo questo ragazzo, che deve ancora esordire in prima squadra col Palmeiras. Diciamo che per ora potrebbe andar bene per la Primavera, sempre che si riesca a convincere il club paulista a cederlo.

Secondo lei, potrebbe essere questo il momento buono per i rossoneri per tornare su Ganso? Sembra un po’ caduto in disgrazia, ora si può acquistare più facilmente? Ganso, in questo momento, ha molti problemi. Non ha rinnovato col Santos e non riesce più a rendere come prima. Rimane comunque un affare oneroso, anche in questo periodo così difficile per il ragazzo. La società non chiederebbe meno di venti milioni, nella migliore delle ipotesi. E parliamo comunque di un centrocampista molto lento, che si infortuna piuttosto facilmente. Non so se al Milan possa davvero convenire.

(Alessandro Basile)