Il Siena piega il Bologna con il punteggio di 1-0 e cancella il segno negativo dalla propria classifica dopo una partita intensa e a tratti (quelli finali) entusiasmanti per la squadra di casa, anche se l’eroe di giornata resta soprattutto Pegolo, un portiere efficace e spettacolare a cui va il grande merito di aver lasciato a secco il Bologna che – a ben guardare – un pareggio lo avrebbe sicuramente meritato.
Match che si apre a ritmi piuttosto lenti con squadre che però hanno deciso di giocarsela, e questo non sempre accade, cercando di attaccare gli spazi ma con grande attenzione a non scoprirsi o a lasciare campo all’avversaria. Ne nasce una partita equilibrata in cui però si arriva spesso alla conclusione da parte di giocatori la cui mira è buona, e lo si dimostra spesso, ma che trovano sulla loro strada portieri di livello capaci di opporsi in modo sempre attento ed efficace.
– Il Siena sa soffrire e difendersi, come anche attaccare con grandissima intensità quando il risultato volge a suo favore. Un atteggiamento giusto, che segue i dettami di un allenatore (Cosmi) sempre battagliero. Capaci di arroccarsi nel primo tempo, quando il Bologna bloccato il gioco sulle fasce dei padroni di casa alza il ritmo, sono in grado di reagire attaccando per rompere la pressione avversaria e in particolare gli ultimi dieci minuti di gioco sono uno spettacolo per intensità e voglia di vincere di una squadra che sa essere operaia e pressare a tutto campo, spendere con intelligenza i falli tattici e dosare i rischi dei cartellini. Insomma, una grande interpretazione corale permessa dalla super prestazione del portiere Pegolo.
Certo se si perde non si può disputare una partita sopra la sufficienza, ma il Bologna ha avuto anche una dose di sfortuna – se non da cavallo – certamente non comune. Lasciando stare la serata di grazia del già citato Pegolo (che è stato più bravo che fortunato), il gol subito arriva per la sfortunata deviazione di Antonsson, senza la quale il tiro di Calaiò, smarcato da un movimento sinuoso e ipnotico di Ze’ (Love) Eduardo, sarebbe stato quasi certamente preda di Agliardi. Ma il calcio è questo. Forse ai rossoblù possiamo rimproverare solo un eccessivo nervosismo in occasione del rigore reclamato da Gilardino. Ci spiace dire che non c’era. E spiace ancora di più perché a causa delle successive proteste Stefano Pioli non sarà in panchina. Espulso, la prossima la vedrà da lontano e anche se da Conte ad Allegri pare sia di “moda”, certamente alla panchina mancherà l’intelligenza dell’allenatore emiliano.
Non sbaglia nulla e tiene in mano la gara. Distribuisce cartellini con sapienza e non spezza troppo il ritmo del gioco. Condividiamo la decisione sul mancato rigore, meno forse quella dell’espulsione di Pioli, ma lì c’è di mezzo il quarto uomo. E si sa che le frasi riferite…VOTO PUBBLICO 6 – I senesi incitano la squadra nei momenti giusti della partita, ci aspettavamo più entusiasmo dopo una vittoria così sofferta che cancella il segno meno dalla classifica. Certo, la strada è lunga, lunghissima. La classifica quest’anno nasce arcigna e tale da mettere anzitempo nel cassetto i sogni di gloria, ma essere felici – a volte – è essere realisti.
Vola tra i pali in stile Batman, no, non “Er Batman”, anche se “ruba” dal sacco almeno un gol su Morleo (punizione divina in stile Roberto Carlos) e uno su Motta (più che indirizzarla forte e tesa all’incrocio che doveva fare?). Tiene su i suoi e forse nella deviazione sfortunata di Antonsson sul tiro di Calaiò hanno avuto peso anche le sue preghiere.
Neto 6: disordinato non si guadagna la sufficienza per buona parte della gara, ma nel finale sfodera le armi in più. Se si può gli diamo anche 6+
Paci 5,5: soffre molto, ma non molla.
Felipe 6: buona prestazione, di carattere e sostanza. Con una spolveratina di qualità, peccato per il giallo.
Angelo 6: il suo duello con il diretto avversario rossoblù entusiasma per tutto il primo tempo. Un po’ troppo ruvido, ma intelligente nel non perdere la testa dopo il giallo. Sostituito giustamente da Sestu (Sestu 6,5 dal 10′ del secondo tempo prestazione da urlo)
Vergassola 7: insieme a Pegolo è l’uomo del match. Non molla mai. Non sbaglia mai. E’ dappertutto con una rabbia in corpo che fa sospettare l’uso della macchina del tempo. Grande davvero.
Rodriguez 6,5: partita davvero preziosa soprattutto nel finale. Grande equilibrio e intelligenza nelle giocate, soffre ma non cede.
Del Grosso 6,5: anche lui grande protagonista soprattutto nel primo tempo, cerca di far male e tiene sulle spine gli avversari, poi pensa più alla difesa.
Rosina 5: non è ancora il Rosinaldo che tutti conoscono (Valiani, 6 dal 23′ st)
Calaiò 6: match winner e grande cuore, ma l’attacco oggi non era in grandissima giornata.
Ze’ Eduardo 5,5 mezzo punto in più per aver smarcato Calaiò, ma prestazione da rivedere (dal 35′ st Verre sv)
All. Cosmi 6,5: non sabglia nulla e trasmette la giusta tensione alla squadra.
Agliardi 6,5: incolpevole sul gol, attento in tutti gli altri casi
Antonsson 5: pesa sulle sue spalle la sfortunata deviazione che lascia il Bologna a bocca asciutta.
Natali 6: prestazione di livello, ammonizione evitabile.
Cherubin 5,5: prova a fare più di quanto può dare, ma solo per generosità (42′ st. Abero sv)
Motta 6,5: buona prestazione e parte dal suo piede il tiro che pià di ogni altro va vicino alla rete. Pegolo gli tarpa l’esultanza in gola.
Perez, 5,5: non si è visto.
Pazienza 6,5: grande gara di mobilità e sostanza. Purtroppo non è fortunato in fase di impostazione.
Morleo 6,5: buona gara e punizione alla Roberto Carlos. Lui da trenta metri un tiro a effetto a oltre 100km/h lo vedeva insaccarsi, il povero Morleo lo vede infrangersi sul guantone aperto di un Pegolo che cambia traiettoria in volo. Capita.
Kone 6: niente di più, niente di meno (25′ st Gimenez 5)
Acquafresca 5: non è mai pericoloso (26′ st. Gabbiadini 6)
Gilardino 6: fa qualcosa, anche se in quel qualcosa c’è pure una mezza simulazione
All. Pioli 5,5: il suo Bologna non merita affatto di perdere. Lui invece perde la testa.