Verona-Bari è decisamente il big match della settima giornata di Serie B. Una partita sentitissima per tanti motivi, ma certamente anche importante per la classifica sia per quanto riguarda il Verona, che dopo un avvio piuttosto stentato potrebbe ritornare a stretto ridosso della testa della classifica della cadetteria, che per quanto concerne il Bari, che cerca di rilanciarsi in zona playoff. Il Verona ha raccolto fino ad ora dodici punti, vincendo – sperando in un passo falso di almeno una delle due squadre che lo precedono – potrebbe agguantare il secondo posto in campionato o ridurre sensibilmente il gap con la vetta. Certo, il campionato di Serie B è lunghissimo e siamo solo all’inizio, ma il Verona quest’anno (e con questa squadra) ha il dovere di tentare di centrare la promozione diretta. Il Bari dal canto suo a quota sette punti cerca una vittoria importante per inserirsi nella zona playoff. Come detto la Serie B è lunga, ma non perdere contatto in queste prime giornate è un imperativo per scacciare gli spettri delle insicurezze passate che hanno già in passato tarpato le ali dei Galletti. Ovviamente un pareggio tra Verona e Bari è un risultato possibile, e potrebbe nuocere più ai pugliesi che non ai veneti, tuttavia ci sarà da guardare agli altri campi per capire se ci si potrà ritenere soddisfatti di una bella prestazione o se la mancanza dei tre punti risulterà troppo indigesta.



Il Verona si prepara a ricevere il Bari dopo aver racimolato undici punti nelle ultime cinque gare. Un buon bottino, che ha raddrizzato una partenza con il freno a mano tirato (due pareggi consecutivi) e ha lanciato la squadra di Mandorlini nel pieno della corsa per la testa della classifica. La secca vittoria esterna di quattro giorni fa per tre a zero galvanizza di certo l’ambiente, ma dopo aver espugnato il Franco Ossola i Mandorlini e compagni non possono certo dormire sugli allori. L’avversario di oggi è di quelli scorbutici e pare stia risolvendo qualche problemino accusato nelle ultime gare. Detto questo il Verona ha il dovere di non temere nessuno, e non solo per tradizione. Le statistiche parlano chiaro e i gialloblù sono squadra di grandissima qualità e quando la mole di gioco prodotta troverà giusto sbocco nell’azione degli attaccanti (che peccano di scarsa incisività) potremo parlare apertamente di un undici devastante. Il Verona è stato fino a qui padrone del campo per possesso palla, supremazia territoriale, palloni giocati e passaggi riusciti. Ha una media invece di tiri nello specchio della porta praticamente da metà classifica. Cacia pare però essersi sbloccato e un certo Valeri Bojinov non aspetta altro che tornare quello che ha fatto innamorare una nazione intera ai tempi in cui Zeman lo fece esplodere. Tra l’altro contro il Bari sentirà odore di derby. Potrebbe essere l’arma in più.
Il Bari cercherà di far male al Verona per dare continuità di risultati positivi al proprio campionato. Compito non facile, non serve un esperto per dirlo, ma gli uomini agli ordine di Torrente hanno le carte in regola per tentare l’impresa. Nelle ultime cinque gare, infatti, hanno raccolto undici punti – tanti quanti il Verona – ma al netto della forte penalizzazione di inizio campionato ne ha fatti anche di più. Una squadra lanciata, quindi, e pronta a far subito bene come devono essere le squadre che partono con la zavorra della penalizzazione. E quanto la sfida sia in equilibrio, al di là dello stile di gioco molto diverso tra le due compagini, c’è il dato della differenza reti. Non solo è identica, con un bilancio positivo di sei gol sia per il Verona che per il Bari, ma addirittura è uguale il numero delle reti fatte e di quelle subite (undici all’attivo e cinque al passivo per entrambe le formazioni). Insomma, la classe di Iunco, il momento di grazia di Bellomo e la grande generosità di Albadoro e Ceppitelli stanno costruendo davvero un bel Bari (e non è mai facile superare nemmeno il portiere Lamanna). Gli ingredienti per una partita ad altissimo tasso tecnico e agonistico ci sono davvero tutti, la classifica è importante, ma l’impressione è che la prestazione e lo spettacolo oggi al Bentegodi lo saranno anche di più. Ma ora basta chiacchiere, perché Verona-Bari sta per cominciare…



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