Alberto De Rossi e i suoi ragazzi alzano la supercoppa Primavera davanti a un’Inter che domina tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Le reti sono di Bumba e Frediani nel primo tempo; nella ripresa Livja riapre i giochi ma non basta. Solo qualche giorno fa Totti e compagni senior ammazzavano l’Inter in quel di San Siro, oggi sono i piccoli lupacchiotti ad avere la meglio sulla meglio gioventù di Bernazzani che torna a casa sconfitto ma conscio di avere una squadra dalle ottime potenzialità.



Dopo 45′ minuti la Roma primavera di Mister De Rossi comanda ben 2-0 sull’Inter del rivale Bernazzani. I giallorossi scelgono un 4-3-3 dove spiccano le prestazioni di Bumba, numero 11 sulla sinistra e Frediani, numero 7 sulla destra, entrambi marcatori di questa serata. Sul fronte dei campioni d’Italia l’unico che si salva e Livaja che fa sentire la personalità di un ’93 già aggregato con la prima squadra nonché titolarissimo nella favolosa squadra che era la primavera di Stamaccioni. Il match si mette subito male per i nerazzurri che dopo neanche 5′ subisco il gol di Bumba. L’azione è portata avanti dai piedi raffinati di Frediani che si avvicina all’area a calibra un pallone docile per Bumba il quale deve solo appoggiarla di testa perchè libero da marcature. Male in questa circostanza la retroguardia di Bernazzani, come tutta la fase difensiva dell’Inter che per buona parte del primo tempo subisce il gioco organizzato e preciso degli avversari. Passata la metà della prima frazione sembra possa cambiare qualcosa perchè Livaja diventa sempre più pericoloso con tiri da fuori e giocate di classe ma soprattutto perchè è tutto il collettivo nerazzurro a darsi una svegliata ed alzare il baricentro. Mbaye si fa trovare libero sull’angolo battuto da Benassi come già ci aveva abituato la scorsa stagione, peccato che questa volta la coordinazione non sia delle migliori; Duncan inizia a smistare gioco per Forte che ci mette grinta sulla destra ma il gol non arriva. Purtroppo per Bernazzani però, passata la mezz’ora, succede che Mbaye per un banale tocco sul volto di Frediani venga espulso da un arbitro fin troppo protagonista. L’Inter rimane in 10 e con un gol da recuperare il mister aspetta a cambiare l’assetto. Proprio allo scadere la cinica Roma colpisce ancora proprio con Frediani, prima assist-man, ora uomo raddoppio grazie a un taglio che incontra il filtrante del compagno che passa tra i due stopper interisti, per ora non all’altezza. Si fa dura per i nerazzurri, in inferiorità numerica e con due gol sul groppone vedono la supercoppa andare verso la capitale.



Tutta la ripresa è di marca interista; i nerazzurri sembrano giocare con un uomo in più invece che in meno contro degli avversari usciti dallo spogliatoio troppo rilassati. Con Acampora chiamato ad arretrare sulla linea difensiva e un centrocampo molto dinamico trainato dalle gambe di Duncan ci si affida al trio Livaja–Garritano–Benassi. Nel primo quarto d’ora la Roma è infilzata ripetutamente sulla sinistra: Livaja si allarga per poi cercare lo scambio con il compagno eludendo sempre il terzino in copertura. Bernazzani dopo 10′ si gioca il primo cambio: fuori Forte e dentro Belloni che va a piazzarsi proprio su quella fascia mancina che tanto soffrono gli avversari. Proprio da una azione in quella zona del campo nasce il gol dell’Inter che rimette tutto in discussione. Duncan caparbiamente esce in dribbling sul pressing avversario cerca il solito dai-e-vai con Livaja ma viene atterrato giusto al limite dell’area da Calabresi: punizione da ottima posizione per i nerazzurri. Sul pallone toccato corto si scaraventa il destro di Livaja che buca la porta di Svedkauskas. I campioni d’Italia partiti subito alla grande ora ci credono più che mai e continuano a assediare la metà campo avversaria. Poco più tardi è Benassi che sfiora il pari miracoloso ma il portiere della Roma questa volta si riscatta con un grande intervento in tuffo. Numerosi sono i traversoni che attraversano l’area giallorossa ma pochi sono per qualche compagno pronto ad insaccare e la Roma, tutto sommato, se la cava sempre. Dopo i cambi comandati da De Rossi (Ferri per Frediani; Somma per Ricci e Mazzitelli per Cittadino) la Roma cerca di colpire l’avversario in contropiede ma la difesa interista chiude sempre bene e riesce a ripartire con l’ottima prestazione degli esterni che scendono e risalgono in continuazione. L’Inter riesce pure a trovare il pari ancora con Livaja ma il croato, oggi autentico protagonista, viene colto in leggero fuorigioco e le speranze dei numerosi supporters interisti svaniscono in un fischio. Bernazzani richiama Garritano per Terrani (da seguire assolutamente) e Bandini per Zaro, l’Inter nei minuti finali si affida a lanci che scavalcano il centrocampo per Livaja, ma seppur nell’aria il gol non arriva più. Vince la Roma, più squadra nel primo tempo e brava a soffrire per tutti i restanti 45 minuti; all’Inter non rimane che il rimpianto di aver giocato solo un tempo con 11 (anzi 10) leoni. Sicuramente, viste le premesse, anche quest’anno sarà un Primavera tutto da scoprire.



Il tabellino

Inter (4-3-3): Dalle Vedove; Bandini (88′ Zaro), Donkor, Pasa, Mbaye; Duncan, Benassi, Acampora; Livaja, Forte (dal 53′, Belloni), Garritano (84′ Terrani). A disp: Cincilla, Guglielmotti, Zaro, Eguelfi, Bangoura, Del Piero, Tassi, Ivusic, Colombo. Allenatore: Bernazzani.

Roma (4-2-3-1): Svedkauskas; Rosato, Calabresi, Carboni, Yamnaine; Cittadino (dal 64′, Mazzitelli), Lucca; Frediani (dal 77′, Ferri), M. Ricci (82′ Somma), Bumba; Ferrante. A disp: Zonfrilli, Sammartino, Di Gioiacchino, Minicucci, Pagliarini, F. Ricci, Terriaca, Gonzalez, Romano. Allenatore: De Rossi.

Arbitro: Maresca

Marcatori: 4′ Bumba (R), 47′ Frediani (R), 58′ Livaja (I)

Ammoniti: Cittadino (R), Forte (I), M. Ricci (R), Rosato (I), Livaja (I), Donkor (I).

Espulsi: Mbaye (I)

 

(Giorgio Davico)