Dal Brasile arriva purtroppo una di quelle notizie che non vorremmo mai dare. Ieri infatti ha perso la vita su un campo da calcio Roque Alves de Lima Neto, meglio noto come Neto Maranhão, di ruolo centrocampista, ragazzo che il 18 gennaio prossimo avrebbe compiuto 29 anni. Il calciatore è morto dopo essere stato colpito da un arresto cardiorespiratorio mentre si stava allenando con la sua squadra del Potiguar in un albergo di Mossoró, città che si trova nello stato di Rio Grande do Norte, una regione nel nordest dell’immenso Paese sudamericano. Una piccola squadra, 129esima nel ranking stilato dalla CBF (la Federcalcio brasiliana), e che nella propria storia ha vinto al massimo un campionato regionale nel 2004. Neto era uno dei centrocampisti, con caratteristiche da regista. Naturalmente, il suo caso riporta alla mente di tutti gli appassionati la tragedia di Piermario Morosini, centrocampista del Livorno, deceduto nell’aprile scorso in circostanze molto simili, anche se durante una partita e non in allenamento.



Neto Maranhão era stato portato di urgenza all’ospedale Tarcísio Maia della stessa città, il più vicino al luogo del malore, in cui però non si trovava un letto disponibile. A quel punto è stato tentato il trasferimento ad un altro ospedale, il Wilson Rosado, dove avrebbe dovuto ricevere un trattamento più adeguato: ma il suo cuore non ha retto, e il giocatore è deceduto durante il trasporto. Nell’albergo in cui la squadra si stava allenando non era nemmeno disponibile un defibrillatore per prestare soccorso immediato al calciatore. Su tutte queste circostanze indagherà la magistratura brasiliana, ma purtroppo resta la realtà di un’altra giovane vita stroncata mentre faceva lo sport che amava e che era riuscito a rendere una professione. Altro fatto su cui si dovrebbe riflettere è che, a quanto si sa, Neto Maranhão avrebbe già subito un arresto cardiaco simile a quello fatale lo scorso anno, e nonostante ciò il suo acquisto aveva ricevuto l’ok medico da parte del Potiguar. Il centrocampista era anzi una delle novità più importanti del club per il nuovo anno, dal momento che era arrivato nella sua nuova squadra a novembre. Nella sua carriera aveva già giocato per numerose altre squadre, tra cui ricordiamo soprattutto l’América Mineiro, con cui Maranhão aveva vinto il titolo statale nel 2007.



L’elenco delle tragedie nel mondo del calcio – e dello sport in generale – è purtroppo molto lungo: terrificante fu, nella primavera scorsa, la serie di episodi che vide coinvolti l’inglese Fabrice Muamba (l’unico sopravvissuto), il pallavolista Vigor Bovolenta, poi appunto Morosini ed infine il nuotatore norvegese Alexander Dale Oen nel giro di poco più di un mese.

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