La partita dell’ora di pranzo di questa ventesima giornata di campionato, la prima del girone di ritorno, vede il Torino sconfiggere in casa il Siena per 3 reti a 2. Con questa importante vittoria la formazione granata si porta a 23 punti, allontanandosi quindi dalla zona più “calda” della classifica, mentre si fa sempre più drammatica la situazione dei toscani: per la compagine di Iachini, infatti, si tratta della sesta sconfitta consecutiva, numero mai così elevato registrato da quando si è affacciata per la prima volta in Serie A. Andiamo dunque a vedere i voti di questo rocambolesco match.
: partita divertente, ricca di gol e di colpi di scena, in bilico fino all’ultimo minuto.
: vince grazie all’estro di un paio di giocatori, su tutti Alessio Cerci, ma soffre fino alla fine. Se gli avversari avessero pareggiato, non avrebbero di certo rubato nulla. Non appena segnato un gol, la squadra si chiude in difesa, lasciando che il Siena faccia la partita. Considerando che l’avversario era l’ultima in classifica, non una grande figura da parte della formazione granata.
: non meritava certo di perdere, ma il calcio è strano. Non solo subisce il gol del 3-1 all’ultimo minuto del primo tempo dopo un forcing micidiale durato un quarto d’ora, ma vede svanire la possibilità di portare a casa almeno un punto con il rigore sbagliato da Rosina, proprio dal grande ex della partita che fa il più grande dei regali alla sua ex squadra. Senza dubbio va rivisto qualcosa, ma quel che è certo è che, per la qualità di gioco espressa, questa formazione non merita di trovarsi all’ultimo posto della classifica. 
, sig. 6: partita tranquilla, facile da gestire, solo un paio di brutti interventi puniti giustamente con il cartellino giallo.
inevitabili i fischi per il grande ex della gara Rosina. Quel che però fa ancora più male allo stesso Rosina è che, al termine della gara, quei fischi si sono tramutati in applausi di ringraziamento per il rigore sbagliato.
Gillet 7.5: non per niente soprannominato “il gatto di Liegi”, quest’oggi ricorda a tutti le sue doti feline con almeno tre o quattro interventi in tuffo che richiedevano abilità non comuni. Qualche uscita fuori tempo, ma glielo si può perdonare.
D’Ambrosio 6.5: autore dell’assist per Brighi in occasione del gol che sblocca la partita. Per il resto, disciplina e tanta corsa.
Di Cesare 5.5: non poca confusione negli interventi, spesso fuori tempo e in ritardo.
Rodriguez 6: tappa qualche falla lasciata aperta dal compagno di reparto, ma non eccelle nelle chiusure sui continui tagli delle punte avversarie.
Caceres 6: prima partita da titolare di un giocatore molto benvoluto dallo spogliatoio, si merita una piena sufficienza, forse abbastanza per guadagnarsi un poco di fiducia da parte deluso tecnico.



Basha 6.5: un paio di errori decisivi in fase di impostazione, su tutti l’incomprensione con cerci da cui nasce il secondo gol del Siena. A parte questo, una prestazione positiva, sia di quantità che di qualità in mezzo al campo.
Brighi 6.5: autore del primo gol a coronamento di un’azione molto bella cominciata da Cerci. Il resto della gara è, come di consueto, tanta corsa e calci sugli stinchi.
Cerci 8.5: si può dirla così, in campo c’erano ventun discreti giocatori più uno di un altro livello. Nettamente superiore a tutti gli altri, ha fatto quel che ha voluto dal 1′ al 90′, facendo impazzire la difesa avversaria. Sua l’intuizione da cui nasce il primo gol, suo il via all’azione che porta al seconda, suo il terzo gol. Nel mezzo, dribbling, lanci e grandi giocate. Non c’è altro da aggiungere.
Bianchi 6.5: oltre al gol del 2-1 fa molto lavoro sporco, saltando e sgomitando sui numerosi rilanci dal portiere, il più delle volte conquistando palla o un calcio di punizione, qualche volta commettendo fallo.
Sansone 6: al di sotto delle aspettative, pochi spunti nessuno dei quali pericoloso. Straordinario l’anno scorso in B, ma la A è un’altra cosa.
Meggiorini dal 34′ s.t. s.v.
Birsa 6.5: va a intermittenza, ma quando va colpisce davvero. Cross al bacio per Bianchi in occasione del raddoppio, cambi di gioco millimetrici a pescare il compagno smarcato. A tratti, però, sparisce dal gioco
Suciu dal 34′ s.t. s.v.
Ventura 6: solito 4-2-4, solito gioco avvolgente e spettacolare, solita sofferenza nel finale. Una furia negli ultimi minuti, soprattutto dopo il rigore concesso a Rosina.
Pegolo 5.5: messo a sedere con facilità da Cerci in occasione del 3-1 granata. Sugli altri gol, poche responsabilità. Per il resto, quasi mai chiamato in causa.
Neto 6.5: annulla Sansone in difesa, in più sfiora il gol di testa in un paio di occasioni quando si spinge in avanti sui corner.  
Paci 6: si perde Bianchi solo una volta, e quella volta il capitano granata segna. Una lotta continua su ogni pallone con il numero 9 del Toro, nel complesso finita in parità. Pericoloso anche in avanti sui corner.
Felipe 6.5: si rivede il giocatore di Udine che aveva fatto innamorare le grandi d’Italia e non solo. Sempre preciso e puntuale negli interventi, non sbaglia un colpo.
Belmonte 5: prestazione opaca, sostituito a inizio ripresa da Sestu.



Sestu dal 12′ s.t. 6.5: entra e cambia la partita, dal suo ingresso la maggior parte delle iniziative senesi nascono o si sviluppano a destra, sulla fascia di sua competenza. Cross a ripetizione messi nel mezzo, non tutti invitanti, ma per lo meno potenzialmente pericolosi.
Bolzoni 6.5: ottima gara in cabina di regia, tiene in mano il centrocampo e il gioco del Siena fino alla sua sostituzione.
Della Rocca dal 28′ s.t. s.v.
Vergassola 5.5: non accende mai la luce nei momenti più difficili, ruolo che gli apparterebbe naturalmente vista l’esperienza e le qualità.
Valiani 6: non una brutta partita, diverse le incursioni e gli inserimenti per vie centrali. Sostituito però prima dell’intervallo non tanto per demeriti quanto per scelta tecnica.
Paolucci dal 41′ p.t. 7: secondo gol consecutivo in campionato dopo quello a San Siro, è in grado di entrare dalla panchina e spaccare la partita, con la sua grinta e voglia di segnare. Premiato quest’oggi con un gol, purtroppo per lui e per il Siena non basta ad evitare la sconfitta.
Del Grosso 5: tutte le iniziative del Siena nascono sulla fascia opposta, lui per 90′ è completamente in balia di Cerci. Nel duello uno contro uno, semplicemente distrutto.
Rosina 6: molto volenteroso di far bene, si dà da fare per tutta la gara rendendosi pericoloso soprattutto su palla inattiva. Però, pesa come un macigno quello sciagurato rigore calciato fuori a pochi minuti dalla fine davanti ai suoi ex tifosi che lo fischiavano dalle tribune.
Reginaldo 6.5: il gol è una carambola fortunosa, mentre l’assist a Paolucci è un colpo di genio. Genio e sregolatezza, appunto. Dovrebbe trovare maggior continuità nelle giocate geniali.



Iachni 5: il gioco espresso dal suo Siena non meriterebbe la posizione di classifica occupata, tuttavia deve fare in modo che i suoi raccolgano qualcosa in più di quel che seminano, perché per adesso è stato seminato molto ma raccolto decisamente troppo poco. E non può essere solo sfortuna.

 

(Pietro Macchiarella – twitter @whyalwaysme4545)