José Mourinho lascia il Real Madrid? Secondo i media britannici l’allenatore portoghese delle Merengues andrà al Chelsea al posto di Benitez. Del resto è stato proprio Mourinho a registrare un video messaggio in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni della Football Association in cui affermava: “I miei ricordi del calcio inglese non possono che essere ottimi. In Premier League si sente la vera passione per il gioco, mi è piaciuto dal primo all’ultimo stare lì. Non rimpiango di essermene andato perchè ho vinto sia in Italia che in Spagna”. E dall’Inghilterra rimbalzano le voci che sarebbe stato proprio lo stesso Abramovich a pensare a Mourinho come prossimo allenatore dei Blues. Si chiuderebbe così il suo periodo al Real Madrid che non ha dato i frutti sperati, quelli di interrompere la supremazia del Barcellona in Spagna e di vincere la decima Champions League (obiettivo questo ancora possibile). Per parlare del possibile ritorno dello Special One in Inghilterra abbiamo sentito Luisito Suarez. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.



Si parla di un Mourinho che tornerà in Premier League: cosa ne pensa? Si sa che Mourinho è affascinato dal calcio inglese e vorrebbe tornare ad allenare in Premier League, un campionato che ama tantissimo. Questo è noto da sempre.

Significa che l’allenatore portoghese ha fallito in Spagna? In Spagna ha fatto cose buone, vincendo un campionato e una Coppa del Re, non ha quindi fallito del tutto. Sicuramente non è riuscito ad interrompere la supremazia del Barcellona, una squadra che pur cambiando allenatore continua a vincere con facilità estrema.



Se ne va quindi proprio perchè non regge la sfida con il Barcellona? Un club come il Real Madrid non può accettare di essere inferiore al Barcellona. I progetti con cui era partito questo club quando aveva assunto Mourinho d’altronde erano chiari: vincere la decima Champions League della sua storia e battere regolarmente il Barcellona. Mourinho non è riuscito a fare tutto questo, ma le ragioni sono comprensibili, perchè il Barcellona è fortissimo, ha un sistema collaudato di gioco sempre efficace.

Mourinho non è mai parso uno che torna sui suoi passi: perchè stavolta lo farebbe? Come ho detto prima il calcio inglese piace molto a Mourinho, anche se è vero che è difficile ricreare le stesse situazioni, andare in club dove sei già stato per riuscire a vincere qualcosa di importante.



José afferma di essere affascinato dal calcio inglese, ma non sarà poi, alla fine, una questione di soldi? No, questo non lo credo. Mourinho è un tecnico molto apprezzato, che ha la possibilità di scegliere tante squadre che gli garantiscano un ottimo ingaggio. Se andrà in Inghilterra andrà per rifare grande il Chelsea, per vivere le sfide col Manchester City di Mancini. Al Manchester United c’è Ferguson che è in questo club da tanto tempo, finchè non se ne andrà lui non lo sostituiranno certamente.

Rifare grande il Chelsea non sarà semplice: è una sfida impossibile per Mourinho? Il suo obiettivo sarà proprio questo, cercando di vincere la terza Champions League in tre club diversi, dopo Porto e Inter. E’ un sogno che Mourinho coltiva da tempo.

L’Inter non poteva fare una proposta per un clamoroso ritorno? Sarebbe stato difficile, proprio perchè Mourinho voleva una squadra vincente, che si muovesse in modo forte sul mercato acquistando giocatori importanti. Una cosa che le possibilità attuali economiche dell’Inter non consentono più come quando arrivò a Milano nel 2008.

Non sarebbe meglio invece che si misurasse con una nazionale? 

Per il momento Mourinho preferisce continuare il suo lavoro nei club. Lo farà per un po’ di anni, cercando di vincere la terza Champions League con tre club diversi. Poi in futuro avrà sempre la possibilità di guidare la Nazionale del Portogallo.

La sfida di Mourinho può essere paragonata alla sua, che lasciò il Barcellona per lasciare l’Inter? In effetti quella di Mourinho è una sfida, come sarà anche quella di Guardiola di misurarsi come allenatore al di fuori del Barcellona. Io stesso ero al Barcellona, all’inizio degli anni Sessanta, avevo vinto 2 scudetti, 2 Coppe delle Fiere e 2 Coppe del Re e il Pallone d’Oro nel 1960. Herrera, che mi aveva avuto al Barcellona, mi propose di venire all’Inter. Fu una vera sfida.

Cosa la spinse a farlo? Per me era come ricominciare in campo, per vedere quanto valessi veramente fuori dalla mia nazione. C’era da dire che difficilmente allora i calciatori spagnoli e quelli italiani andavano a giocare fuori del proprio Paese. Ci provai e vinsi 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali, vissi il periodo vincente della squadra nerazzurra. E vinsi anche la mia scommessa.

 

(Franco Vittadini)