Dopo mesi di discussioni, polemiche e rinvii, finalmente la Lega di Serie A è riuscita ad esprimere la propria volontà: Maurizio Beretta è stato confermato alla presidenza della cosiddetta ‘Confindustria’ del calcio italiano, dal momento che riunisce le società del massimo campionato. Nessun rinnovamento dunque: al comando resta il manager, ex giornalista (condusse anche l’edizione delle 20 del Tg1), che vanta nel proprio curriculum anche la direzione di Rai Uno, ruoli dirigenziali alla Fiat e in Confindustria ed è alla guida della Lega dal 25 agosto 2009. Dal marzo 2011 è il responsabile della struttura Identity and Communications di UniCredit, e in virtù di questo nuovo incarico aveva annunciato che avrebbe lasciato la presidenza della Lega Serie A. Sono passati praticamente due anni per arrivare alle elezioni di un successore (e questo dice molto sulla situazione dei vertici del calcio italiano). Per la presidenza si sono scontrati Abodi e Simonelli, ma la curiosa divisione tra le società (entrambi erano appoggiati trasversalmente da alcune grandi e alcune piccole) ha impedito ad entrambi di raggiungere la maggioranza richiesta nelle prime votazioni. Simonelli allora si è ritirato, ma Abodi non è riuscito a convincere i suoi oppositori e alla fine ha deciso di tornare alla Lega di Serie B. A quel punto è tornato al centro dell’attenzione Beretta che – dopo la fumata nera dell’11 gennaio – ha ottenuto la riconferma della fiducia da parte delle società. Anche oggi però non è mancata la suspence, con un piccolo giallo nella prima votazione: 13 voti per Beretta più una scheda è stata contestata; il quorum richiesto era proprio di 14, per cui si è resa necessaria una seconda votazione, dall’esito molto chiaro: 14 voti per Beretta, 2 schede bianche e 4 nulle. Non c’erano altre alternative, anche se è significativo notare che Juventus, Inter e Roma hanno votato contro l’elezione di Beretta, e sono rimaste fuori dalla spartizione dei posti in consiglio federale e consiglio di Lega. Una opposizione ‘pesante’, che potrebbe rendere difficile l’attività di Beretta. Invece Milan e Lazio sono stati i suoi grandi sostenitori, e vengono ripagati con le nuove cariche. Adriano Galliani è stato eletto vicepresidente, mentre Claudio Lotito sarà uno dei due consiglieri federali espresso dalla Lega di A, insieme al catanese Antonino Pulvirenti.



Il nuovo consiglio di Lega invece sarà formato da Urbano Cairo (Torino), Massimo Cellino (Cagliari), Tommaso Ghirardi (Parma), Albano Guaraldi (Bologna), Antonio Percassi (Atalanta), Aurelio De Laurentiis (Napoli), Giampaolo Pozzo (Udinese), Enrico Preziosi (Genoa) e Pietro Lo Monaco (Palermo), che sono i nuovi consiglieri di Lega e descrivono la geografia delle squadre che hanno appoggiato la conferma di Beretta nel ruolo più ambito.

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